Un giovane grifone della colonia delle Rocche del Crasto, nel Parco dei Nebrodi, è stato trovato debilitato vicino Terranova, paese in provincia di Messina, vicino a Sant’Agata di Militello.
Il recupero dell’animale è stato effettuato dai volontari dell’associazione Ambiente Sicilia che gestiscono, per conto dell’ente parco dei Nebrodi, “L’area del grifone” con la voliera presso Alcara Li Fusi, struttura dove il giovane grifone è stato condotto per essere rifocillato e tenuto sotto controllo.
L’animale non era solo disidratato, ma stava male e così l’ente parco dei Nebrodi ha chiesto l’intervento dell’istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia, con cui ha stipulato un accordo per la reintroduzione in Sicilia degli avvoltoi del Mediterraneo (grifone, capovaccaio, gipeto). Con un mezzo idoneo al trasporto, il commissario straordinario dell’istituto Salvatore Seminara ha inviato un esperto, il naturalista Antonio Spinnato, già collaboratore dell’ente Parco dei Nebrodi, per la reintroduzione del grifone. E’ stato accertato che il rapace si era procurato una frattura come hanno accertato i veterinari del centro di recupero fauna selvatica di Ficuzza.
“Il rapace, essendo un giovane, – dice il commissario Seminara – non ha ancora una conoscenza del territorio e, soprattutto, non ha ancora istaurato un legame sociale con gli altri individui della colonia presente nei Nebrodi. Completate le cure presso la struttura del centro di recupero di Ficuzza, potrà essere rieducato al volo presso la grande voliera di riabilitazione per avvoltoi recentemente realizzata nel Parco delle Madonie ad Isnello, e messo insieme ad altri 16 giovani grifoni che erano stati lì traslocati nel mese di febbraio dalla Spagna”