Si è conclusa la cerimonia del ventaglio a Palazzo dei Normanni, il tradizionale incontro tra il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e la stampa parlamentare presieduta da Alfredo Pecoraro. Un confronto tra politica e giornalisti sullo stato dell’arte dei lavori d’aula prima della classica pausa estiva.
Dei primi del ‘900 dipinto a mano su legno, raffigura una scena di corrida, con al centro un matador seduto che osserva un toro mentre dagli spati dell’arena si assiste all’evento. E’ il ventaglio donato dal sindacato Stampa parlamentare siciliana a Gaetano Galvagno, metafora del delicato ruolo che svolge il presidente dell’Assemblea regionale siciliana con l’auspicio che la più alta carica di Palazzo dei Normanni possa prendere per le corna le riforme e le leggi che servono alla Sicilia.
Sullo stop al reddito di cittadinanza “viene tagliato ad un under 40, non lo reputo una mancanza di rispetto. Se ci sono delle persone che sono in difficoltà ben vengano che vengano aiutate, ma se ci sono figure che possano dare il loro contributo lavorativo mi pare una cosa iniqua”. Ha detto il presidente Galvagno a margine della cerimonia del ventaglio all’Ars. “Nessuno vuole sottrarre risorse a chi ha veramente bisogno”, ha aggiunto, “ci sono soggetti che magari possono essere reimmessi nel mondo del lavoro e riteniamo che sia la cosa più giusta quella di potersi guadagnare un pezzo di pane. Ma su quelli che forse hanno abusato di una misura che è stata una stampella riteniamo che la posizione del governo Meloni sia la più giusta”
Galvagno fa il punto sull’attività parlamentare portata avanti durante i primi otto mesi di legislatura, precisando quanto sia importante non tanto la quantità ma la qualità delle leggi. Secondo i dati forniti, sono 517 i disegni di legge contro i 295 ddl dello scorso anno, 32 di iniziativa governativa. “Siamo in linea, se noi continuassimo con questo ritmo supereremmo la scora legislatura”. Il presidente dell’Ars ha parlato di mesi molto difficili, senza mai sottrarsi al confronto “anche quando i temi sono stati scomodi. Siamo stati sempre molto collaborativi e vorremo avere questo atteggiamento fino alla fine della legislatura”. E aggiunge: “L’obiettivo, insieme con il governo regionale, è quello di approvare la manovra di bilancio entro il 31 dicembre. Ci sono i tempi per portare avanti il documento. Abbiamo già votato il Defr, ci sono quindi buoni presupposti”.
Tornando alle riforme, sulle Province “Schifani ha una interlocuzione importante con il ministro Calderoli, perché la Sicilia possa essere capofila su questo ddl. Non aspettiamo Roma, ho detto che non farei mosse azzardate perché – spiega il presidente Galvagno – , dal momento che anche il governo nazionale si sta muovendo, attenderei. Fatto sta che il presidente della regione ha parlato con Calderoli e sembra che possiamo andare avanti”.
Le opposizioni hanno fatto richiesta di convocare una seduta ad hoc a Sala d’Ercole sull’emergenza incendi nell’Isola. “Il governatore Renato Schifani verrà in aula a riferire sulle emergenze incendi quando avrà le relazioni da parte della Protezione civile e dagli assessorati, anche rispetto alla quantificazione dei danni. Mi sembra la cosa più giusta da fare. Nessuno vorrà sottrarsi alle eventuali responsabilità. Venire in aula tanto per essere presente non ha senso”.