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Reddito di cittadinanza, Scavone: “Al via un progetto pilota per potenziare la formazione”

giovedì 10 Giugno 2021
Antonio Scavone

Si chiama “Networking Basics” il corso avviato lo scorso 7 giugno, con il coinvolgimento dell’assessorato al Lavoro, tramite i centri per l’impiego dell’Isola, l’Anpal Servizi e l’azienda catanese Free Mind foundry, che ha l’obiettivo di fornire le adeguate competenze per fare conseguire a un numero di percettori del reddito di cittadinanza il profilo di “junior network support engineer”.

Si tratta di un esempio positivo di sinergia tra l’attività dei Navigator, che hanno attivato i giovani beneficiari, e la rete regionale dei servizi per il Lavoro.

«Dalle adesioni ricevute attraverso i centri per l’impiego – afferma l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone in seguito a prova scritta e colloquio, abbiamo selezionato 130 percettori del reddito di cittadinanza tra quelli con età compresa tra i 18 e i 35 anni e in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado».

«L’intervento proposto – aggiunge Scavone – ha un elevato spessore innovativo e professionale volto a incrementare l’esperienza degli allievi per diventare operatori specializzati e appunto “junior network support engineer” rafforzandone il livello di occupabilità presso le aziende partners del progetto, tra queste Huawei ICT Academy e Engineering Informatica».

La durata del corso, il cui costo è a totale carico del privato, sarà complessivamente di 60 ore «con un team di docenti – continua l’esponente del governo Musumeci – costituito da un gruppo di esperti professionisti con comprovata esperienza nel settore informatico e con una documentata esperienza nella conduzione di corsi di formazione. L’obiettivo in questo caso, ma anche nel prossimo futuro per le politiche attive del lavoro, è quello di indirizzare la formazione delle persone disoccupate verso quelle nuove figure professionali richieste dal mercato del lavoro, partendo dalle esigenze delle aziende, alla luce anche degli obiettivi del prossimo “recovery plan” che ha appunto tra le sue finalità quella della formazione di figure professionali adeguate a gestire le nuove tecnologie».

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