La Sicilia prima regione d’Italia per numero di domande presentate nel primo giorno utile per ottenere il reddito di cittadinanza, con circa 900 richieste di accesso. Questo il dato che emerge dopo il via libera per ottenere la misura assistenziale, scattato il 6 marzo, almeno secondo i dati in possesso dei Caf della Cisl. Da registrare il fatto che non sono state registrate code negli uffici, come paventato da più parti.
In particolare, i numeri del reddito di cittadinanza, provincia per provincia, vedono Palermo in testa con 317 domande, poi Messina con 116, Trapani con 103, Caltanissetta con 65, Catania e Siracusa a quota 57, Ragusa a 44, Enna a 38 e Agrigento a quota 24.
Vediamo nel dettaglio, invece, la ‘classifica’ delle regioni: gli operatori del Caf Cisl hanno assistito Sicilia oltre 900 persone che hanno presentato la domanda domande. A seguire, la Calabria con circa 500. Poi la Puglia, con 400 domande, e ancora, a pari merito, la Campania e il Lazio a quota 300.
Dalla Uil Sicilia, invece, arrivano i dati del solo Palermitano, dove gli uffici sono 44 in tutto. Maurizio Corso, direttore del Caf Uil Sicilia, spiega: “Abbiamo caricato 189 pratiche. Contiamo di chiudere a 250. Gli sportelli nei quartieri popolari sono stati quelli che hanno avuto più affluenza – prosegue –, come la sede centrale di via Ximenes a Borgo vecchio“.