Si ribellano all’autarchia di Forza Italia e di Cantiere popolare e decidono di individuare da soli il loro candidato alla presidenza della Regione.
Sono i quattro ex candidati alle primarie Nello Musumeci, Vincenzo Gibiino, Angelo Attaguile e Gaetano Armao, che per il centrodestra avrebbero voluto concorrere ad essere scelti con metodo democratico dagli elettori, ma si sono dovuti fermare di fronte all’alt del coordinatore azzurro Gianfranco Miccichè e dell’esponente di Cantiere popolare Saverio Romano che avevano fatto sapere, senza mezzi termini, di voler puntare su una trattativa interna ai partiti. Decidendo di non presentare alcun candidato per le primarie e lavorare – affermavano – “in favore di una larga coalizione alternativa a Crocetta”.
I quattro, scontenti delle decisioni imposte dal vertice dal 27 marzo, per settimane impegnati nella raccolta delle firme necessarie per supportare la loro candidatura alle primarie, annunciano adesso la presentazione di un documento dove si tracciano le linee generali della loro intesa e che sfocerà nel nome del prescelto: “Un percorso comune che ci tiene uniti – sottolinea Musumeci – in favore di un solo candidato che indicheremo nel corso di una conferenza stampa venerdì o sabato”.
Con molta probabilità, a meno di sorprese, il nome indicato dovrebbe essere proprio quello di Musumeci, che molti davano per favorito alla vigilia delle primarie del centrodestra, che si sarebbero dovute tenere lo scorso 23 aprile, ma che sono state poi stoppate dall’asse Micciché-Romano.