Un’idea di crescita della Sicilia incentrata sulle riforme, sull’ammodernamento dell’amministrazione, sul pieno impiego delle risorse per investimenti, sulla razionalizzazione della spesa e sulla valorizzazione degli assi di sviluppo considerati strategici. E’ questa la fotografia che viene fuori dal Defr, il Documento di economia e finanza regionale 2019/2021 predisposto e approvato dal governo Musumeci.
«Superata la fase di avvio della legislatura e l’adozione di un documento programmatico ‘ponte’ – afferma il presidente della Regione – adesso viene delineata la visione strategica per il prossimo triennio. Tra l’altro, come mai era avvenuto prima, abbiamo proceduto all’approvazione dell’atto in giunta prima della scadenza fissata per il 30 giugno. Per ricostruire la credibilità della Regione, per tanti tempo compromessa dal mancato rispetto degli accordi presi, in questi mesi abbiamo iniziato a ‘sistemare’ carte e conti. Solo così possiamo guardare al futuro con maggiore ottimismo».
Cinque le aree prioritarie individuate dal Defr: istituzionale, economica (agricoltura, attività produttive, insularità, credito e agevolazioni finanziarie), culturale (turismo, sport, spettacolo, beni culturali, pubblica istruzione e formazione professionale), servizi sociali, salute e lavoro (politiche sociali e della famiglia, salute e politiche del lavoro) e territorio (ambiente, gestione dei rifiuti e delle acque, energia, infrastrutture e mobilità, agenda digitale).
“L’approvazione in Giunta del Documento di economia e finanza regionale entro i termini – sottolinea l’assessore all’Economia, Gaetano Armao – conclude il primo semestre dell’attività di governo nella quale, dopo la presentazione della situazione generale economico-finanziaria del dicembre scorso, sono stati adottati ben dodici provvedimenti in materia finanziaria, in alcuni casi per la prima volta”.
Nel prossimo triennio, il governo Musumeci punta alla revisione degli Accordi finanziari con lo Stato, ma anche al rafforzamento del sistema di controllo delle società partecipate per la razionalizzazione della spesa. Altro tema centrale quello del personale, con processi di formazione specifica nei diversi settori, che mirino alla diffusione della cultura del merito, del risultato e della responsabilità.
Nel contempo si punterà alla semplificazione amministrativa da realizzare anche attraverso la revisione biennale dei procedimenti amministrativi.
Nell’area economica, grande attenzione al sostegno delle produzioni agrarie con la diffusione di nuove tecnologie per ridurre gli sprechi, al riordino degli enti strumentali zootecnici, dei consorzi di bonifica e dell’Ente di sviluppo agricolo. Previsti il potenziamento delle attività di pesca-turismo e ittiturismo, la realizzazione di laboratori innovativi nel settore agroalimentare, oltre al rilancio del settore vitivinicolo.
Per attrarre nuovi investimenti, anche stranieri, sono considerati fondamentali: le Zone economiche speciali, il sostegno allo sviluppo e all’innovazione delle micro, piccole e medie imprese, la riconversione delle grandi aziende in crisi e il riordino delle funzioni di Ircac e Crias in un’ottica di razionalizzazione ed efficientamento del sistema del credito.
Il governo punta anche alla valorizzazione sui mercati esteri dei ‘prodotti turistico-culturali’ unici presenti nell’Isola, alla promozione delle grandi manifestazioni sportive. Nel Defr trovano spazio anche la riforma del sistema della Formazione professionale e il potenziamento dei servizi offerti alle famiglie per l’educazione l’istruzione, oltre alla modifica della governance degli Enti per il diritto allo studio universitario.
Nel campo sociale grande attenzione alla riforma delle Ipab, alla rifunzionalizzazione di beni confiscati alle mafie, alla revisione della rete ospedaliera e al potenziamento dei Pronto Soccorso.
La valorizzazione dei beni demaniali marittimi, delle aree protette, dei parchi e delle riserve, oltre all’aumento della raccolta differenziata, al potenziamento dell’impiantistica per il trattamento dei rifiuti, all’adeguamento delle reti fognarie e degli impianti di depurazione e il ripristino e la manutenzione di dighe e invasi rappresentano altri punti considerati fondamentali dal governo.
Le infrastrutture e la mobilità con l’ammodernamento e la manutenzione della rete stradale, l’incremento della competitività del sistema portuale e interportuale, l’efficientamento dei trasporti su gomma e ferro sono un altro obiettivo che trova grande spazio nel Documento.
Così come, infine, la piena digitalizzazione dei processi dell’amministrazione regionale, la realizzazione dello ‘Sportello unico digitale’ e il completamento del piano di infrastrutturazione in banda larga ed ultralarga.