Nessun pagamento dopo tre anni per oltre 300 tirocinanti. Gli altri hanno ricevuto solo acconti e solo una parte è stato saldato dopo una lunga attesa.
Il deputato regionale di Sicilia Vera Alessandro De Leo interviene sul caso dei 1741 tirocinanti dell’Avviso 22 con un’interrogazione urgente indirizzata al presidente della Regione, all’assessore alla Famiglia, alle Politiche Sociali e al Lavoro.
“Dal 2018 i tirocinanti stanno vivendo un’odissea- spiega De Leo– Molti di loro attendono ancora di essere pagati e non vedono prospettive rosee per il loro futuro. Sono stati formati tramite un tirocinio con la durata da 6 a 12 mesi, proposto da un bando della Regione siciliana del 2018, lavorando, per poi alla fine rimanere disoccupati/inoccupati. Chi può continua a prendere il reddito di cittadinanza per sopravvivere insieme alla famiglia, altri non possono neanche percepirlo nonostante siano disoccupati, e purtroppo non possono accedere a nessuna forma di sostegno”.
L’Avviso 22 prevedeva tre formule legate all’età: Misura A dai 18 ai 36 anni; Misura B dai 37 ai 62 anni; Misura C con dei posti riservati alle fasce delle categorie protette, cioè diversamente abili e persone economicamente svantaggiate. Tutti coloro che a pieno titolo hanno partecipato a questo bando, lo hanno fatto con l’obiettivo di essere inseriti nel mondo del lavoro dopo un periodo di formazione.
“Pochissimi sono stati i tirocinanti assunti al termine dei sei mesi, soltanto 170 su 1.741 – sottolinea De Leo-. Il percorso formativo per l’inserimento al lavoro non ha avuto gli effetti sperati, tant’è che quasi 1.600 tirocinanti sono rimasti senza nessuna proposta di lavoro”.
A fine ottobre, in merito all’Avviso 22, erano arrivate le precisazioni del Dipartimento lavoro della Regione siciliana. Secondo la nota, la Regione ha speso sino ad oggi 3.622.362 euro per il rimborso dei tirocini ex Avviso 22, a fronte di un impegno complessivo di risorse pari a 22 milioni di euro. Secondo i dati forniti dal dipartimento regionale, i tirocini attivati in totale sono stati 1.741, quelli “chiusi” a cui è stato pagato l’intero importo sono 790.
Una situazione che si protrae da troppo tempo e che necessita di una soluzione. Ecco perché De Leo chiede se il nuovo Governo intende fare chiarezza sul perché dopo 3 anni molti tirocinanti non sono stati ancora pagati. Invita il governo Schifani, qualora si riscontrassero delle responsabilità oggettive o soggettive sull’uso non corretto dei fondi europei, a far sapere quali provvedimenti urgenti e necessari gli organi competenti della Regione intendano adottare e soprattutto quali iniziative intende porre in essere per individuare una soluzione che possa finalmente creare delle concrete condizioni di lavoro.