Dieci giorni. Questo è il termine ultimo che il commissario regionale Angelo Sajeva ha dato al Comune di Palermo per approvare il rendiconto 2023. Palazzo delle Aquile era stato commissariato dagli uffici dell’assessorato alla Funzione Pubblica a fine luglio, così come decine di altri comuni siciliani. Ad oggi l’atto non risulta approvato, anche se si trova all’ordine del giorno del Consiglio Comunale pronto per essere prelevato. A frenare tutto era stato il parere degli uffici che, per quanto favorevole nella forma, in sostanza poneva seri interrogativi sulla gestione del bilancio 2023 da parte di Rap. Il rendiconto 2023 è un documento tecnico ma necessario non solo a mantenere la buona pratica dell’allineamento dei conti da un punto di vista temporale intrapresa dall’Amministrazione Lagalla, ma anche e soprattutto a sbloccare i fondi dell’avanzo vincolato.
La bozza dell’avanzo vincolato
Risorse comunali che possono essere investite su opere pubbliche e progetti utili alla città. Al momento, negli uffici di Palazzo delle Aquile gira una bozza capiente fino a 61 milioni di euro. Una lunga lista svelata ieri da IlSicilia.it e che comprende al momento una pluralità di campi: dalle politiche ambientali al centro storico, passando per gli impianti sportivi e le opere pubbliche, settore quest’ultimo su cui sono previsti investimenti per 28 milioni di euro. Tutto dovrà andare a gara entro il 31 dicembre 2024. Fatto per il quale l’intenzione dell’Amministrazione è quella di dare precedenza agli accordi quadro (una formula fortemente voluta dall’assessore Salvatore Orlando su alcune questioni calde, come quella della manutenzione stradale) e alle opere dotate di progettazione esecutiva.
Roberto Lagalla parla del rendiconto 2023
Ovviamente, indesiderata dei vari partiti sono tanti e non sarà facile accontentare tutti. Anche perché, su alcune questioni, c’è già chi ha sollevato il dito sottolineando alcuni problemi burocratici. Comunque vada, bisognerà prima passare dall’approvazione del rendiconto 2023. Oggi, il Consiglio Comunale è convocato per la surroga di Giuseppe Lupo. L’esponente del PD è volato infatti a Bruxelles nella scorsa tornata elettorale e, a differenza di quanto fatto dal collega europeo e capogruppo meloniano Giuseppe Milazzo, ha deciso di cedere il posto all’ex presidente della V Circoscrizione Fabio Teresi. Un passaggio di consegne che aprirà i giochi sul rendiconto 2023. Atto di cui ha parlato ai microfoni de IlSicilia.it il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. In un’intervista rilasciata a Palazzo Palagonia, il primo cittadino ha voluto dire la sua sul documento economico-finanziario.
“Oggi ci troviamo davanti ad un passaggio chiave, per quanto più formale che sostanziale – sostiene Lagalla -. Dobbiamo certificare il rendiconto 2023, consolidato al 31 dicembre di quell’anno. E’ importante non solo per il valore regolatorio dei tempi degli enti locali che esso impone, ma perché esso apre la strada all’utilizzo dell’avanzo d’Amministrazione possibile fino a 70 milioni di euro. Una somma che il Consiglio Comunale, su proposta e d’intesa con l’Amministrazione, dovrà destinare all’ulteriore potenziamento dei servizi, al miglioramento delle strade e degli impianti d’illuminazione, al miglioramento complessivo della qualità delle strutture. Mi auguro che il Consiglio Comunale possa avviare l’esame del rendiconto, per poi potere giungere velocemente all’approvazione dell’avanzo, in modo da poter utilizzare i fondi a disposizione in tempi che siano compatibili con la burocrazia“.
Il riallineamento dei conti e i fondi extracomunali
Negli ultimi due anni, l’Amministrazione Lagalla si è concentrata molto sul riallineamento dei documenti contabili. Manovra che ha visto recentemente un risultato importante. “Già entro il 31 luglio, il Consiglio Comunale ha varato la certificazione di regolarità contabile del Comune di Palermo a rispetto del patto con lo Stato. Un atto che non si perseguiva da decenni e che dà definitiva contezza della raggiunta regolarità dei conti stessi dell’Amministrazione“. Un obiettivo a cui si dovranno necessariamente progetti tangibili per la comunità. “Questa città ha bisogno di ciò che i cittadini richiedono – aggiunge il sindaco -. Per fare questo è necessario impegnare risorse. Lo stiamo facendo con i fondi comunali, ma anche con quelli extracomunali. Lo abbiamo fatto con la Costa Sud, con i progetti già andati a gara. Penso alla recente sottoscrizione del patto sui fondi FSC insieme alla Regione Siciliana e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tutta una serie di interventi a favore della riqualificazione e del rinnovamento dei servizi urbani, a cui l’avanzo di amministrazione può concorrere utilmente“.
La bozza d’investimenti per l’avanzo vincolato
Al momento, il pozzo da cui pescare nella bozza di avanzo vincolato conta liquidità per poco più di 61 milioni di euro. Di questi, circa 5 milioni di euro verranno destinati ad opere di urbanistica, settore di competenza dell’assessore Maurizio Carta. All’interno dell’elenco sono attualmente previsti circa 800.000 euro per acquisto autoveicoli e allestimenti/donazioni; 2,5 milioni per i bandi del centro storico relativi agli avvisi 5-6 (ovvero alla ristrutturazione degli edifici con priorità a quelli dei residenti); 600.000 euro per la manutenzione straordinaria della chiesa di Santa Maria del Sabato (uno spazio da adibire a sinagoga); 500.000 euro per il mercato dell’usato dell’Albergheria; 700.000 euro per l’ammodernamento della segnaletica stradale; 800.000 euro per il progetto PRIMUS, ovvero un programma di mobilità dolce portato avanti da Amat.
A queste risorse si dovrebbero aggiungere i 3,4 milioni di euro da destinare ad interventi per la riqualificazione del centro storico. Circa 1 milione verrebbe allocato per l’arredo urbano e dotazioni stradali quali dissuasori e new jersey (strumenti fondamentali per delimitare le aree pedonali); 1 milione per la manutenzione di immobili comunali; 500.000 euro per la messa in sicurezza del porticato di piazzale Ungheria; 900.000 euro per gli attraversamenti pedonali di via Roma.
E ancora: politiche ambientali, edilizia scolastica e beni confiscati
Scorrendo la lista, si trovano circa 8 milioni di euro da investire per le politiche ambientali, ambito sotto la diretta egida dell’assessore Pietro Alongi. La maggior parte, circa 7 milioni di euro, sarebbero destinati ad interventi di rigenerazione e manutenzione straordinaria dell’alberatura a rischio e di correzione dei danni provocati alle sedi stradali dagli apparati radicali, mentre 1 milione di euro verrà per il potenziamento dei mezzi della protezione civile, cantiere municipale e relativi allestimenti. A queste risorse si aggiungerebbero circa 150.000 euro da destinare a Reset per l’acquisto beni durevoli.
Sono 2 invece i milioni di euro al momento piazzati sull’edilizia scolastica. Di questi, 275.000 euro sarebbero previsti per la manutenzione straordinaria antincendio dei plessi scolastici; 275.000 euro euro per l’adeguamento sismico asili e scuole; 1 milione per il servizio di manutenzione straordinaria degli impianti tecnologici a servizio dei plessi scolastici ed asili nido di proprietà o pertinenza del Comune di Palermo; 150.000 per la manutenzione straordinaria degli ascensori installati negli edifici scolastici; 300.000 per contributi alle scuole. All’area del Patrimonio (al momento di competenza diretta del sindaco Roberto Lagalla), potrebbero essere diretti circa 9,5 milioni di euro. Di questi, 6 milioni di euro dovrebbero andare alla rifunzionalizzazione dei beni confiscati da adibire a magazzini e uffici.
Impianti sportivi: ci sono anche i soldi per lo stadio Renzo Barbera
Sempre nell’area del Patrimonio, è previsto al momento un fondo di circa 3,5 milioni di euro per finanziare i lavori già in corso allo stadio Renzo Barbera. Vicenda di cui IlSicilia.it si è occupata nelle scorse settimane. Al momento, a pagare il conto è il Palermo calcio, in attesa che da Palazzo delle Aquile saldino il conto. Un pacchetto di lavori che prevede al momento la riqualificazione delle torri farro dell’impianto di viale del Fante, la sostituzione dei seggiolini, gli interventi sulla tribuna (tra cui la realizzazione di un’area hospitality), il rifacimento dei bagni e la funzionalizzazione dell’impianto acustico e di videosorveglianza. All’interno degli investimenti sull’area dei Lavori Pubblici (che conta fondi per circa 28 milioni di euro), sarebbero previsti interventi anche per altri impianti sportivi.
Di questi, 2,4 milioni andrebbero ad integrare le risorse disponibili per i lavori alla piscina comunale di viale del Fante, mentre altri 500.000 euro dovrebbero essere destinati alla riqualificazione dei campi sportivi ex OPIAN dello Zen. All’interno della bozza, c’è poi spazio anche per il progetto della nuova pista di ciclismo su pista al Velodromo. Una struttura attesa da oltre dieci anni, ovvero da quando la struttura chiuse i battenti a causa della necessità di eseguire interventi di manutenzione. Opere concluse lo scorso anno ma che non hanno visto la riqualificazione della struttura più importante, ovvero proprio la pista di ciclismo. Sulla stessa, c’è un progetto voluto e realizzato dalla Federciclismo e dotato alla città. I lavori dovrebbero costare circa 1,5 milioni di euro, anche se sullo stesso c’è da superare alcune resistenze burocratiche.
Strade, marciapiedi, illuminazione pubblica e beni pubblici
Come riportato sopra, l’ala che avrà con ogni probabilità il maggior numero di risorse da spendere è quella dei Lavori Pubblici dell’assessore Salvatore Orlando. Figura dell’Amministrazione Lagalla che ha dimostrato di riuscire a mandare a gare opere che in passato si davano per perse, come ad esempio quelle relative allo svincolo di Brancaccio, al ponte Corleone o al ponte Oreto.
Nella lista dei desideri dell’Amministrazione Lagalla per l’avanzo vincolato 2024, sono al momento allocati 9 milioni di euro per l’integrazione dell’accordo quadro su riqualificazione strade e marciapiedi; 2 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di immobili comunali; 1 milione di fondo rotazione progettazione; 3 milioni per interventi di manutenzione e ristrutturazione di edilizia residenziale pubblica; 250.000 euro per interventi di manutenzione degli impianti elettrici; 2,5 milioni per realizzazione della bretella della cittadella della polizia a Boccadifalco; 500.000 euro per la metanizzazione; 1 milione per l’illuminazione; 2 milioni per l’eliminazione dei tappi di Palermo; 600.000 euro per la riqualificazione del mercato ortofrutticolo.
La prevenzione degli allagamenti
Grande spazio è per il momento destinato al tema della prevenzione degli allagamenti e dei danni causati dalle piogge. A tal proposito, nella bozza di avanzo vincolato sono previsti circa 250.000 per interventi di manutenzione straordinaria degli impianti idrico-fognari; 550.000 euro per la manutenzione dei canali Boccadifalco e Celona; 430.000 euro interventi di dissesto idrogeologico di via Ruffo di Calabria. Infine, 500.000 euro sono al momento destinati all’edilizia pericolante per interventi di protezione civile e 150.000 euro per l’esecuzione diretta di piccoli lavori di manutenzione straordinaria ed acquisto beni durevoli. Fondo quest’ultimo capiente fino a 3 milioni di euro.