La Rap continua a riscontrare episodi di abbandono abusivo di rifiuti ingombranti o pericolosi accanto ai cassonetti e sulle strade di Palermo: nelle ultime 48 ore, tecnici e operatori dell’azienda hanno segnalato scarichi illegali di materiali di ogni sorta in più aree della città.
A farla da padrone ancora una volta gli ingombranti di grossa taglia come i divani lasciati in ogni parte del territorio e un numero considerevole di materassi che primeggia su tutto, cui si aggiungono cumuli di inerti e scarti edili. Il presidente della società che si occupa dei rifiuti, Giuseppe Norata, sottolinea che nel 2020 sono state oltre 5000 le tonnellate di materiali ingombranti abbandonati su suolo pubblico (o accanto ai cassonetti), pari a circa 2 mila camion “scarrabili“, raccolte attraverso l’azione di squadre dedicate.
“La RAP ha dovuto contrastare gli scarichi abusivi di rifiuti di grossa taglia eseguendo ben 50 mila interventi – spiega Norata – queste operazioni mirate hanno consentito di liberare le strade della città da materiali sversati illegalmente. Uno sforzo incredibile che ha visto impegnato i lavoratori di Rap ma che, molto spesso, vanificato da nuovi sversamenti illegali perpetrati nell’arco di 12 ore dall’intervento di bonifica“.
Il trend degli abbandoni di ingombranti nei primi due mesi del 2021 rimane lo stesso.
“L’inciviltà dello “sbarazzo” magazzini, sia essi “professionisti” o occasionali, non ha subito nessun blocco nemmeno nell’anno 2020 – sottolinea il direttore generale di RAP Roberto Li Causi – anche in questo anno segnato da un’emergenza sanitaria senza precedenti abbiamo dovuto impiegare uomini, mezzi e risorse supplementari per contrastare questo fenomeno di degrado urbano che ha determinato, ingenti, danni per l’ambiente oltre che pesanti, quanto negative, ricadute economiche con costi extra per quasi 2 milioni e 500mila euro. Dopo una flessione registrata solo nel corso del lockdown nazionale della scorsa primavera, gli scarichi indiscriminati di materiali di ogni sorta sono infatti ripresi con numeri preoccupanti in tutta la città costringendoci ad onerosi interventi di ripristino del decoro“.