Il dopo “Teorema Ferrandelli“ è un gioco di parole con “Palermo Capitale della Cultura” in cui la “munnizza” prende il posto dell’ultimo vocabolo. Il leader dell’opposizione in Consiglio comunale, dopo aver teorizzato la possibilità che l’Amministrazione persegua il fallimento della Rap per aprire una trattativa ai privati, definisce così lo stato della situazione rifiuti a Palermo.
E lo fa dando voce alle segnalazioni che gli sono state riportate dai cittadini. “Le immagini che mi stanno inviando in queste ore – spiega – e i sopralluoghi da me effettuati, raccontano un’amara verità: cassonetti stracolmi, strade invase da spazzatura, raccolta non effettuata da giorni. Tutti effetti di una governance assente e improvvisata“.
Secondo il consigliere comunale, nella “capitale della munnizza”, a distanza di un giorno dall’inizio della raccolta differenziata in altri due quartieri della città, si respira ancora l’aria di bruciato dei roghi causati dai cassonetti che anche questa notte sono stati dati alle fiamme in viale delle Scienze e a Falsomiele.
“Nelle ultime ore – continua – ho ricevuto tantissime foto da palermitani stanchi e delusi da questa gestione improvvisata. Non solo i cittadini non sono stati adeguatamente informati ma alcuni condomini denunciano la mancata consegna dei bidoni. Inoltre, la situazione per le strade sta raggiungendo livelli da Terzo Mondo”.
“Dopo sei anni di amministrazione – conclude Ferrandelli – questa improvvisazione è oltremodo inaccettabile e vergognosa. La raccolta differenziata, grande opportunità di tutti, dovrebbe essere testata e a percentuali altissime. Invece siamo stati messi in mora dalla Regione. Questa amministrazione è l’unica responsabile di un simile danno ambientale. Sono lontani i giorni della campagna elettorale in cui la città brillava dopo anni di stenti”.