“Il susseguirsi di scandali e inchieste della magistratura sul sistema dei rifiuti siciliani impone un intervento legislativo. Servono regole, ma anche approcci diversi sul tema dello smaltimento dei rifiuti” .
Lo scrivono in una nota congiunta il segretario regionale della Lega Stefano Candiani, i vicesegratari Fabio Cantarella e Francesco Di Giorgio e il capogruppo all’Ars del Carroccio Antonio Catalfamo.
I vertici siciliani della Lega nella loro nota chiedono che l’Ars esamini urgentemente il disegno di legge sui rifiuti che dopo la clamorosa bocciatura a Sala d’Ercole era tornato in commissione: “Il governo regionale ha presentato in commissione ambiente una versione più snella del dd rifiuti – spiega il capogruppo leghista Catalfamo – concordiamo con l’assessore Pierobon sul fatto che adesso serva uno scatto di reni per riportare in aula il ddl ma intanto è importante che parallelamente si vada avanti speditamente anche sul cosiddetto piano rifiuti“.
E sono in particolare gli amministratoli locali del Carroccio a spingere sull’acceleratore: “è fondamentale insistere sulla differenziata – afferma Francesco Di Giorgio, sindaco leghista di Chiusa Sclafani (Pa) – ma comuni e cittadini devono essere incentivati a farla soprattutto con la riduzione delle tasse. Purtroppo in Sicilia avviene il contrario, più differenzi, più paghi”.
Dal canto suo Fabio Cantarella, assessore all’ambiente al Comune di Catania che ha incassato gli encomi pubblici dell’assessorato regionale ai rifiuti per le iniziative adottate sotto l’Etna rilancia il percorso dei termovalorizzatori: “possono essere una buona alternativa alle discariche che non producono ricchezza e sono fonte inesauribile di illegalità ma è necessario superare i pregiudizi ideologici e contra legem del governo nazionale”.
“Formalizzeremo le nostre proposte all’assessore Pierobon con un documento articolato che indichi criticità ed indichi soluzioni – chiosa il leader siciliano del Carroccio Stefano Candiani – . Vogliamo contribuire ad uscire dall’impasse e a strappare il settore rifiuti agli interessi illeciti”.
Nel Calatino
“Grazie alle misure messe in campo dal Governo Conte, ai comuni del Calatino saranno assegnati altri 3,4 milioni di euro per garantire l’esercizio dei servizi fondamentali”.
Così il deputato M5S calatino, Gianluca Rizzo, presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
“Nel dettaglio – afferma Rizzo – il riparto dei fondi, stabilito con decreto del Ministero dell’Interno del 24 luglio, sarà il seguente: a Caltagirone 1.016.932 euro, a Grammichele 272.051, a Vizzini 149.624, a Mirabella Imbaccari 111.197, a Mineo 233.145, a San Michele di Ganzaria 61.050, a Mazzarrone 99.862, a Raddusa 82.762, a Licodia Eubea 58.132, a San Cono 47.736, a Scordia 309.711, a Palagonia 442.272, a Ramacca 362.805, a Castel di Iudica 83.255 e a Militello in Val di Catania 135.255″.
“Sono delle somme straordinarie – sottolinea Rizzo – che abbiamo deciso di stanziare con il cosiddetto ‘Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali’, tramite il quale diamo un sostegno importante agli enti locali, venendo incontro alle richieste di maggiori risorse a fronte del calo delle entrate connesso all’emergenza Coronavirus. Nel caso specifico dei comuni del Calatino, i 3,4 milioni di euro si vanno ad aggiungere ai 1,6 milioni già accreditati, per un totale di 5 milioni di euro, sempre con lo scopo di coprire il mancato gettito dovuto all’emergenza”.
“Con questi interventi tempestivi – conclude Rizzo – non abbiamo lasciato cadere nel vuoto le istanze provenienti dagli enti locali, consapevoli dell’importanza che essi rivestono nel garantire tutti i servizi necessari ai cittadini. Le misure poderose del Governo rimarcano la presenza dello Stato centrale a fianco dei Comuni, che non verranno mai lasciati soli a gestire le conseguenze di questa emergenza senza eguali nella storia”.