La Regione Sicilia prolunga il piano straordinario di smaltimento rifiuti fino al 31 maggio prossimo, tramite tre ordinanze firmate dal presidente Rosario Crocetta. Dallo scorso giugno, infatti, i Comuni siciliani conferiscono in una serie di discariche in giro per l’Isola grazie ad un accordo raggiunto con il ministero dell’Ambiente; l’accordo è stato sovente modificato per l’aperture di altre discariche e l’autorizzazione di una serie di impianti di trattamento. La proroga va di pari passo con una serie di nuove prescrizioni che arrivano dal Ministero.
Il governo regionale ha ora a disposizione 30 giorni per avviare iniziative ed aumentare la raccolta differenziata e 10 per aggiornare il ministero sullo stato di avanzamento dei 40 progetti finanziati in tema di differenziata. Il Ministero dell’Ambiente chiede poi che entro il 10 gennaio la riforma del settore sia in aula, il ministro Gian Luca Galletti pressa per “prevedere l’avvio delle procedure di gara per l’invio dei rifiuti in impianti di trattamento fuori dalla regione“.
Si accelera poi sulle Srr (Società per la regolamentazione dei rifiuti), che avrebbero dovuto sostituire i vecchi Ato e non sono mai decollate. L’assessore Vania Contrafatto entro il 15 dicembre dovrà segnare il passaggio di consegne e del personale, firmando la delibera che prevede la riorganizzazione delle nuove società. Ma i Comuni insorgono in quanto non si farebbe altro che procrastinare i lavori per debellare la fase emergenziale. Già i sindaci di molti Comuni avevano scritto a Crocetta, Contrafatto e ai dirigenti generali dei Dipartimenti dell’Acqua e dei Rifiuti e delle Autonomie Locali sul mancato accordo riguardo alla maggiorazione dei costi del servizio integrato.
“C’è il rischio che col proseguire dell’emergenza, si producano ulteriori costi e che la situazione, anche nel rapporto col cittadino che paga la Tari, possa diventare esplosiva pure nel 2017. Urge un confronto con la Regione”, così afferma Leoluca Orlando. Intanto ieri il presidente Crocetta è stato contestato a Motta Sant’Anastasia, nel Catanese, per la proroga del conferimento nella discarica a poca distanza dal centro abitato. “A Valanghe d’Inverno c’è solamente il secco – ha risposto Crocetta – che non produce percolato. È questione di giorni; non ci sarà assolutamente nessuna forma di inquinamento”.