La riforma fiscale come strumento per innescare la ripresa economica del Paese. Una chiave di lettura di cui si discuterà al prossimo congresso Unione nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, che si terrà dal 27 al 29 aprile, al Teatro Massimo, a Palermo. Qualche anticipazione ci arriva direttamente da Salvatore Musso, Dottore Commercialista, Presidente del Comitato Organizzatore 60° Congresso UNGDCEC.
Ai microfoni de ilSicilia.it ci spiega che “Occorre una riforma equa per le imprese, per i cittadini e per i giovani professionisti. La crisi d’impresa rientra tra i temi che saranno affrontati, con l’obiettivo di fornire le nostre proposte in materia di strumenti fiscali per affrontare la crisi. Le pmi sono quelle più colpite dopo il periodo post-pandemia e a causa della guerra in Ucraina. Con il Pnrr ci sono stati degli aiuti, però riteniamo che la leva fiscale possa essere utile anche per il rilancio delle aziende”.
L’istituzione della cosiddetta “quinta magistratura” – che ha a che vedere con la riforma della giustizia tributaria ad opera della L. 130/2022 – ha rappresentato senz’altro una tappa storica di cui, a sei mesi di distanza, diventa possibile fare un primo bilancio. L’introduzione del giudice tributario di professione costituisce il primo pilastro della riforma, in cui come Unione abbiamo puntellato l’esigenza del mantenere l’accesso ai laureati in economia, dall’altro l’attuazione concreta procede a rilento e con andamento incerto, tra mini concorsi con posti vacanti e soprattutto rischi di incostituzionalità per il venir meno della equidistanza del Giudice, ora dipendente del MEF, dalle parti in contenzioso.
Saranno presenti anche Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, il presidente dell’ordine dei commercialisti di Palermo, Nicolò La Barbera. Tra le autorità politiche l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo e il sindaco Roberto Lagalla.