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Rimpasto alla Regione, tecnici verso l’addio. In discesa le quotazioni di Pierobon

domenica 3 Febbraio 2019

In tempo di elezioni la vita è dura per i tecnici in Giunta alla Regione siciliana. Per questo i primi indiziati per l’addio alla poltrona, in vista dell’annunciato rimpasto nell’esecutivo regionale, sono Alberto Pierobon all’Energia e ai Rifiuti e Sebastiano Tusa ai Beni culturali, mentre da settimane, ormai, si parla dell’addio praticamente certo al governo Musumeci dell’assessore al Lavoro Mariella Ippolito.

Cominciamo da quest’ultima: il designato favorito per la sostituzione è Antonio Scavone, che entrerebbe in Giunta dietro indicazione del mai tramontato Raffaele Lombardo. Ma mentre fino a qualche giorno fa il cambio era dato per scontato, adesso ci sarebbe qualche partito, nella maggioranza, che avrebbe adocchiato la poltrona in previsione del reddito di cittadinanza. Sono 240 mila i siciliani che ad oggi avrebbero i requisiti per poterlo chiedere. Un bacino elettorale che fa gola, per questo è partita la corsa alla plancia di comando dell’assessorato.

Chi avrebbe posato gli occhi sull’assessorato sarebbe Diventerà Bellissima, il movimento di Nello Musumeci. Lombardo, però, è intenzionato a non mollare. Avrebbe un ruolo importante, in questo contesto, l’asse catanese con Raffaele Stancanelli per rafforzare la propria posizione.

Indiziato di lasciare la Giunta, come si diceva, Alberto Pierobon. Sarebbero in ribasso le quotazioni dell’assessore all’interno dell’Udc, il partito che lo ha indicato per l’esecutivo, soprattutto dopo che Pierobon non ha presenziato all’ultima visita di Lorenzo Cesa in Sicilia. Inoltre alcuni maggiorenti isolani centristi avrebbero apertamente manifestato i loro dubbi sul suo operato. Insomma, in vista del rimpasto il suo addio sarebbe tra quelli più probabili.

C’è poi Sebastiano Tusa. L’assessore ha ben figurato alla guida dei Beni culturali, ma potrebbe essere sacrificato sull’altare della causa elettorale. Il suo nome era stato indicato in sostituzione di Vittorio Sgarbi, ma anche in questo caso si parla di un interesse di Diventerà Bellissima. Che dovrà fare delle scelte. Peraltro, Tusa, uomo di alto spessore culturale, da tempo è vicino alle politiche del presidente Musumeci.

Per questo c’è grande attesa per il congresso di Diventerà Bellissima del 24 febbraio, quando il movimento del governatore sceglierà che posizioni assumere alle Europee. Ma si tratta di una tappa fondamentale anche per il rimpasto, con Musumeci che dovrà capire se allargare o meno la coalizione che sostiene il governo regionale, oggi con una maggioranza zoppicante (per usare un eufemismo).

Chi rimarrà al suo posto nell’esecutivo dovrebbe essere Gaetano Armao, che sta lavorando in stretta collaborazione con Musumeci all’economia regionale e che non dovrebbe candidarsi alle Europee, tornata elettorale in cui potrebbe appoggiare Silvio Berlusconi in persona. E non si muoverà dall’assessorato al Turismo Sandro Pappalardo, il cui lavoro è molto apprezzato da Nello Musumeci. L’assessore dovrebbe restare in Giunta sia in caso di candidatura che qualora decidesse di non correre.

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