Iniziare a lavorare già ai tempi dell’università, il riscatto di laurea è uno strumento che serve ad aumentare la propria anzianità contributiva e anticipare la pensione.
Strumento che oltre ad avere un impatto sul valore dell’assegno ha un costo importante è riservato a tutti coloro che hanno ottenuto un diploma di laurea o titolo equiparato. Triennale, magistrale, specialistica e a ciclo unico, fatta eccezione per gli anni fuori corso e in generale i master, è possibile riscattare praticamente qualsiasi percorso di studi.
I requisiti
Possono fare domanda i dipendenti del privato, i dipendenti pubblici, gli appartenenti ai fondi esclusivi e sostitutivi, i lavoratori autonomi (commercianti, coltivatori diretti, artigiani) oltre gli iscritti alla gestione separata dell’Inps introdotta nel 1996. Il cittadino laureato deve presentare la domanda di riscatto online all’Inps attraverso il servizio dedicato mentre il pagamento dell’onere si effettua utilizzando l’Avviso di pagamento pagoPA.
Cosa cambia nel 2024?
Per andare in pensione abbiamo bisogno di versare contributi lavorando e un minimo di anni lavorati. Se riscattiamo gli anni di laurea è come se avessimo iniziato a lavorare e versato dei contributi già ai tempi dell’università.
Il costo è rateizzabile e dipende dal tipo di misura che scegliamo. La misura standard prevede che per chi ha conseguito la laurea dopo il 1996 e fa domanda nel 2024 il costo per ogni anno corrisponde al 33% dello stipendio che si è ricevuto nei 12 mesi precedenti al momento della domanda.
Il riscatto di laurea agevolato, invece, è in vigore dal 2019 ed ha un costo fisso inferiore, nel 2023 era di 5700 euro. Ad oggi per quest’anno non si ha una cifra prestabilita. In questo caso si rischia una riduzione dell’assegno pensionistico del 20-30%. Paghi meno per riscattare la laurea ma ottieni meno nella pensione.
Quando conviene il riscatto della laurea?
Secondo la normativa attuale, si può accedere alla pensione in uno di questi casi:
- A 67 anni e 20 anni di contributi (pensione di vecchiaia)
- A 64 anni con 20 anni di contributi (pensione anticipata, valida solo per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996)
- Dopo 41-42 anni e 10 mesi di contributi
Nei primi due casi il riscatto della laurea non conviene perché, raggiunta l’età pensionabile, si sono anche raggiunti i 20 anni di contributi. Il riscatto di laurea risulta quindi potenzialmente conveniente solo nel terzo caso. Riscattare 5 anni di laurea non permette di anticipare la pensione di 5 anni, ma ti permette di ottenere 5 anni di contributi in più. E l’ammontare dei contributi dipende dal tipo di riscatto scelto, ovvero da quanto sei disposto a pagare per ogni singolo anno.
Sul sito dell’Inps è possibile effettuare una simulazione che permette di avere un’idea di quanto questa misura possa essere di vantaggio. Il simulatore fornisce informazioni basate esclusivamente sulle risposte fornite dall’utente e i risultati non hanno né valore certificato né costitutivo del diritto. Il simulatore però utilizza come unità di misura gli anni e i mesi, senza considerare i giorni, per questo motivo i risultati potrebbero non corrispondere esattamente alla situazione reale.