Occhi svegli e da sornione quelli di Endre Friedman, vero nome di Robert Capa, fotografo simbolo del fotogiornalismo del XX secolo, che si possono ammirare in uno degli scatti presenti nella mostra a lui dedicata e ospitata fino al 9 settembre al Real Albergo dei Poveri.
“Robert Capa Retropsective” consta di più di un centinaio di scatti in bianco e nero, divisi per sezioni (12) che segnano luoghi e anni di lavoro: Israele (1948-50), Indocina (1954), Copenaghen (1932), e ancora Francia (1936-39), Spagna (1936-39), Unione Sovietica, Germania (1945), Gran Bretagna e Nord Africa (1941-43), Cina (1938) e non ultima Italia, dove trovano spazio, per l’esposizione a Palermo, una serie di scatti realizzati in Sicilia.
Se Cartier-Bresson, con cui, tra gli altri, fondò la nel 1947 la celeberrima agenzia Magnum Photos, fu il fotografo dell’occhio paziente di certo Capa è emblema del coraggio e della necessità di avvicinarsi il più possibile al soggetto da fotografare.
Il senso del suo lavoro si è sempre fondato sulla ricerca di immagini che potessero denunciare gli orrori della guerra, sottolineando come la fotografia sia uno strumento per raccontare la “verità di chi guarda“.
Eliminando le barriere tra fotografo e soggetto, gli scatti di Capa raccontano la sofferenza, la miseria, il caos e la crudeltà dei cinque grandi conflitti mondiali del XX secolo, tristemente contemporanei alla storia di oggi.
Come scrisse il suo amico John Steinbeck Capa “sapeva di non poter fotografare la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino“.
La mostra, curata da Denis Curti, si conclude con la sezione “Ritratti” che ospita, oltre a quello del fotografo realizzato da Ruth Orkin nel 1951, scatti di Gary Cooper, Ernest Hemingway, Ingrid Bergman, Pablo Picasso, Henri Matisse, Truman Capote, John Huston, Willian Faulkner e lo stesso Steinbeck.
L’esposizione fa parte del cartellone ufficiale di Palermo capitale Italiana della Cultura 2018, promossa dall’Assessorato Regionale ai beni culturali, organizzata dal Civita in collaborazione con Magnum Photos e la Casa dei Tre Oci.