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Dallo stadio al ponte Corleone

Roberto Lagalla tira le somme di metà mandato: “Rimpasto solo se partiti chiedono” CLICCA PER IL VIDEO

venerdì 20 Dicembre 2024

Il sindaco traccia la linea e detta l’agenda per il futuro. Roberto Lagalla presenta il rendiconto politico della sua prima metà di mandato. Lo ha fatto nella location di Marina Convention Center, al molo trapezoidale di Palermo. Presenti quasi tutti gli assessori della Giunta. Mancavano all’appello infatti soltanto Dario Falzone e Aristide Tamajo. Uno per malattia e l’altra perché impegnato in un matrimonio. Una puntualizzazione fatta dallo stesso ex Rettore e non di poco conto visto che, con l’arrivo dei primi trenta mesi di consiliatura, si inizia a parlare di rimpasto.

Lagalla sul rimpasto: “Solo se chiedono i partiti. Al momento non è in agenda”

Un argomento sul quale Roberto Lagalla ha glissato le polemiche, preferendo far respirare ai suoi commilitoni di Giunta la serena aria natalizia. “In questo periodo faccio letture di intrattenimento che possono migliorare l’umore. Tra queste ci sono i libri di Manzini con la nota scala di rotture individuali e personali. Il rimpasto non è fra quelle – chiarisce il sindaco -. Non è in agenda. I partiti non mi hanno finora rappresentato questa esigenza e quindi andremo avanti con questa squadra. Apprezzo il lavoro svolto da tutti gli assessori – ha aggiunto Lagalla -. Se poi mi chiedete di fare una classifica tra gli assessori metto in testa le donne di questa Giunta“.

Parole di circostanza o verità? Sarà il tempo a dirlo. Qualcuno però fa notare che, fra gli assessori usciti di scena in questi primi due anni e mezzo, tre su quattro sono donne (Carolina Varchi, Antonella Tirrito e Sabrina Figuccia). Chi lo ha fatto per scelta, come l’ex vicesindaco, chi è stato sacrificata per il bene delle istituzioni. Ma a Natale siamo tutti più buoni. Anche il sindaco, il quale oggi ha avuto parole di lodi per tutti. Soprattutto per Maurizio Carta, definito il suo “assessore ideologo“. Una battuta alla quale ha risposto scherzosamente il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo, il quale dal pubblico ha definito l’esponente della Rigenerazione Urbana “il nostro quarto assessore“. Tanti sorrisi, pochi malumori. Almeno all’apparenza.

Partecipate e partenariato pubblico-privato

Durante il suo lungo intervento, Roberto Lagalla ha raccontato quanto è stato fatto fino ad oggi. In particolare, il sindaco è partito dai suoi quattro pilastri dell’attività amministrativa: l’attenzione al bilancio, le politiche del personale, la gestione dei fondi extracomunali e le nuove linee guida per le società Partecipate. Un argomento dibattuto approfonditamente anche ai microfoni dei giornalisti e sul quale Roberto Lagalla ha chiaramente parlato di forme di partenariato pubblico-privato. “Non stiamo parlando del diavolo – ha dichiarato il primo cittadino -, bensì di non una forma di collaborazione fra le istituzioni e gli stakeholders cittadini”. E poi ha aggiunto: “Noi ci presentiamo alla città con il volto delle nostre Partecipate, con le nostre fondazioni e le nostre articolazioni sul territorio. E dobbiamo presentarci con il miglior volto possibile. Abbiamo avviato un lavoro di medio-lungo periodo, ma certamente andiamo monitorando il trend“.

Il futuro: Costa Sud ed innovation hub

Pensando al futuro, il sindaco individua quattro asset chiari nella sua visione della città. L’attenzione al mare, in particolare a waterfront e Costa Sud, al mondo della cultura, all’innovazione tecnologica e alle politiche ambientali. Un argomento, quest’ultimo, toccato da Roberto Lagalla a proposito dei dati deficitari che riguardano la raccolta differenziata. “Come in ogni cosa, c’è ciò che funziona meglio, peggio o non funziona affatto. Ovviamente, in alcuni casi, la traccia è più evidenti. In altri si arranca. Leggo oggi dei dati sulla differenziata. Mi avrebbe sorpreso se fossimo risaliti. Abbiamo ampliato di 180.000 persone il bacino d’utenza nelle ultime settimane. E’ evidente che si è preparato molto ma si è raccolto poco“.

Il pensiero va quindi a quello che verrà e alle priorità della prossima metà di mandato. Molte di queste vedono protagonista l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando, diventato in questi due anni e mezzo il centro operativo della Giunta Lagalla. Un elenco in cui rientrano il raddoppio del ponte Corleone, la riqualificazione della Favorita, la ristrutturazione della Fiera del Mediterraneo, il completamento del Waterfront, i lavori di rigenerazione di piazza Mondello, la realizzazione di un innovation hub ai Cantieri Culturali della Zisa e l’attivazione del portale “Legalileo”, una sorta di piattaforma per tutte le stazioni appaltanti che aderiscono al protocollo di legalità.

La convenzione sullo stadio Renzo Barbera e il messaggio al Palermo calcio

Chiusura dedicata ad un altro grande obiettivo per i prossimi anni, ovvero la sottoscrizione di una nuova convenzione del Palermo Calcio sullo stadio Renzo Barbera. Siamo tutti un po’ italiani medi. E il calcio è il cuore di tutti noi. L’impianto di viale del Fante, in questi due anni e mezzo, è stato come l’andamento della squadra allenata quest’anno dal tecnico Alessio Dionisi, ovvero zoppicante. Dalla Tribuna Coperta piove acqua. I bagni della Curva Nord versano in pessime condizioni e i servizi vanno rinnovati in toto. Certo, alcuni interventi ci sono stati. Ma servirà ben altro che il nuovo impianto led del Renzo Barbera per definire lo stadio una struttura all’avanguardia. Lo sa il Comune. Lo sanno dalle parti di viale del Fante. Ma tutto passa dalla prossima convenzione.

Sia l’Amministrazione che il Palermo calcio hanno la stessa intenzione di riqualificare lo stadio, affinché diventi uno degli stadi più importanti d’Italia – ha sottolineato l’assessore Alessandro Anello spinto dal sindaco Roberto Lagalla -. Per fare questo stiamo lavorando sulla convenzione. Siamo in dirittura d’arrivo perché bisogna mettere appunto solo alcuni dettagli. L’intenzione è quella di mettere a disposizione lo stadio e anche le aree limitrofe, per far si che la Palermo calcio possa realmente svolgere le attività che vuole, oltre la partita. Ci sono anche i servizi annessi allo stadio che lo renderanno tra i migliori in Italia“. Tra le aree limitrofe, dichiara l’assessore,  ci sarà l’ex Pallone di Italia ’90. Ma potrebbe non essere l’unica struttura coinvolta. La convenzione sarà invece di durata ultra-trentennale, con proroghe concesse in base agli investimenti sostenuti. Sulle tempistiche di approvazione, nessuno si sbilancia. Ma dal pubblico molti consiglieri ricordano che ogni nuovo atto che riguarda lo stadio dovrà passare dal Consiglio Comunale.

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