“La Regione ha bloccato senza alcun preavviso il prelievo di acqua dall’invaso Poma costringendo ad un’interruzione dell’erogazione verso i comuni della fascia costiera ovest e l’aeroporto Falcone Borsellino”: ad affermarlo una nota del Comune di Palermo.
Al momento non arriva alcuna informazione dal Dipartimento regionale su tempi di ripresa della erogazione. L’Amap ha assicurato che non ci saranno ripercussioni su Palermo purché l’erogazione dalla Regione riprenda entro 72 ore.
Informato dalla Amministratrice di Amap, Maria Prestigiacomo, della improvvisa e non preannunciata interruzione della fornitura di acqua dell’invaso Poma, che ha già determinato il blocco del potabilizzatore “Cicala”, il sindaco Leoluca Orlando ha dato disposizione all’azienda di “Mettere a disposizione del Drar e di ogni altra struttura regionale competente – si legge ancora nella nota del Comune – il personale e le risorse materiali dell’azienda affinché si evitino disagi alla città “.
“Nel pomeriggio di oggi, infatti la Regione ha interrotto senza preavviso l’alimentazione idrica verso il potabilizzatore Cicala, per l’esecuzione di un intervento di riparazione di una copiosa perdita, riscontrata stamattina”.
“Di conseguenza l’Amap – continua la nota – ha dovuto procedere al fermo dell’adduttore Jato ed alla interruzione temporanea dell’erogazione idrica verso i Comuni della fascia costiera Nord-Ovest (Balestrate, Trappeto, Terrasini, Cinisi, Carini, Capaci ed Isola delle Femmine), nonché all’aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino. In attesa che la Regione comunichi all’Amap quali sono i tempi previsti per l’intervento di riparazione, il sindaco ha comunque voluto che venisse manifestata la disponibilità ad un intervento di supporto da parte di Amap”.
“Se l’interruzione non si protrarrà per più di 3 – 4 giorni – afferma Maria Prestigiacomo – non vi saranno ripercussioni per l’erogazione a Palermo, anche perché abbiamo provveduto ad aumentare il prelievo dalla diga Rosamarina”.