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i lavori d'aula

Sala d’Ercole semi vuota, M5S: “Convocare aula costa ai siciliani”

giovedì 30 Marzo 2023

Sala d’Ercole semi vuota e un’altra seduta è andata a vuoto. Ieri tra i banchi dell’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Nuccio Di Paola, c’era più opposizione che maggioranza, ma è l’assenza del governo Schifani che ha fatto discutere e, in quale caso, fatto inalberare i presenti, considerato che all’ordine del giorno c’erano diverse interpellanze che necessitavano di risposta da parte degli assessori interpellati da più di un mese.

“Convocare l’aula ha un costo per i siciliani”. Dura la risposta delle opposizioni alla mancata presenza della giunta guidata da Renato Schifani. “Questa è la formula del governo Schifani: zero rispetto per i siciliani e per il Parlamento. La presidenza dell’Ars non può fare finta di nulla, metta in riga il governo”, ha affermato il capogruppo dei pentastellati, Antonio De Luca, commentando l’assenza dell’assessore Sammartino che era chiamato a rispondere in aula alle interrogazioni di competenza dell’assessorato all’agricoltura. “Ormai – prosegue Antonio De Luca – fare saltare sedute dell’aula per mancanza dei propri rappresentanti è diventato il marchio di fabbrica di questo governo che giorno dopo giorno si conferma sempre più tra i peggiori della storia della Sicilia”. Un costo “Per la democrazia siciliana”, ha aggiunto il coordinatore regionale del M5S Nuccio Di Paola.

Abbiamo stigmatizzato l’assenza del governo regionale”, dice e tuttavia da vicepresidente cerca di attenuare i toni, riferendo che, “L’assessore Sammartino aveva fatto pervenire tramite pec il fatto che non poteva presenziare a causa di un impegno improrogabile, ma che si metteva a disposizione nei confronti dell’Assemblea per una prossima seduta”. Il deputato all’Ars lancia una proposta “Faremo il possibile affinché possa diventare regolare che una seduta a settimana venga dedicata all’attività ispettiva. Gli assessori potrebbero organizzare un calendario dei lavori, regolamentando la presenza di ciascuno una volta a settimana”.

Non risparmia polemiche neanche il PD. “Non è accettabile che per l’ennesima volta un assessore rifiuti di confrontarsi con l’Aula per trattare i problemi sollevati dai deputati. Una grave mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento e della sua autorevolezza di cui il presidente Schifani si era detto convinto sostenitore durante il discorso di insediamento”. Lo ha detto intervenendo in aula all’Ars il capogruppo dei dem Michele Catanzaro.

 

La sanità regionale è il tema più discusso in assoluto e il M5S lancia all’unisono un appello all’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo. Durante i lavori d’aula, il deputato Jose Marano ha parlato di “gestione pessima della sanità in Sicilia”. Liste d’attesa interminabili, e c’è di più “cittadini che pagano le analisi di laboratorio perché termina il budget, costo dei pannoloni a carico degli anziani che soffrono di incontinenza. Tanto è vero che il Codacons ha fatto pure un esposto. Il numero verde delle prenotazioni? Ho chiamato personalmente su indicazione di una cittadina. Il centralino non risponde al telefono, impossibile prenotare visite all’Asp, il paziente non è ascoltato. E’ vergognoso, abominevole e sconcertante– tuona Marano- quindi il governo risponda all’emergenza sociale e sanitaria e agisca immediatamente. La gente è disperata, 20 ore ad aspettare nei pronto soccorso, senza avere informazioni”.

Ci sono molte carenze nel nostro sistema sanitario a danno dei cittadini siciliani. Ringraziamo tutte le figure professionali che operano nelle strutture, ma è ovvio che si deve fare di più rispetto all’organizzazione e alla carenza di personale che è molto più avvertita negli ospedali periferici rispetto a quelli presenti nelle Città metropolitane. Anche quest’ultimi molto oberati. Spero che il governo possa portare proposte concrete per superare il gap che aumenterà con l’autonomia differenziata”.

Parlando con Di Paola, a margine della seduta, anche lui si è sottoposto al test tossicologico, in qualità di vicepresidente dell’Ars, il secondo dopo il presidente Gaetano Galvagno. “Su alcuni temi delicati le istituzioni devono dare l’esempio ai giovani. Un test volontario, perché ogni sensibilità deve essere rispettata”, spiega il deputato pentastellato.

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