La dodicesima edizione del SalinaDocFest – Festival del documentario narrativo fondato e diretto da Giovanna Taviani, che si svolgerà dal 13 al 15 settembre nell’isola eoliana, rifletterà sul valore della comunità e sull’urgenza di ricostruire un orizzonte comune di valori condivisi.
Su questa onda sono stati selezionati i titoli in concorso e realizzato l’intero programma del festival.
Saranno 6 i documentari del concorso internazionale premio Tasca D’Almerita – Premio Signum del Pubblico.
A decretare il vincitore la Giuria composta da Giorgio Gosetti, Felice Laudadio e Gianfilippo Pedote.
Si comincerà il 13 settembre con “Beautiful Things” di Giorgio Ferrero e Federico Biasin (Italia, 2017) in anteprima siciliana; a presentare il documentario saranno gli stessi registi.
A seguire “Happy Winter” di Giovanni Totaro (Italia, 2017) che incontrerà il pubblico di Salina. L’attenzione al Mediterraneo e ai suoi conflitti sarà al centro di tre documentari in concorso che saranno presentati dai rispettivi registi il 14 e 15 settembre.
Primo in ordine di programmazione, il 14 settembre, “La strada dei Samouni” di Stefano Savona (Italia, Francia, 2018), poi, in anteprima siciliana, “Amal” di Mohammed Siam (Danimarca, Francia, Germania, Egitto, Libano, Norvegia 2017), progetto sulla disillusione della gioventù araba mostrata da una prospettiva tutta femminile.
Il 15 settembre arriva “Iuventa” di Michele Cinque (Italia, 2018). Il documentario racconta l’emozionante avventura della nave Iuventa, che ha salvato migliaia di persone dal mare.
Chiuderà il SalinaDocFest, sempre il 15, “La Spartenza” di Salvo Cuccia (Italia, 2018). Il documentario si ispira alla autobiografia di Tommaso Bordonaro “La Spartenza“, edito da Einaudi, che vinse il premio Pieve 1990 per il miglior diario inedito.