Salta l’alleanza tra Azione e PD. A darne l’annuncio Carlo Calenda in tv intervistato da Lucia Annunziata su Rai 3 a ‘Mezz’ora in +’. “Non mi sento a mio agio con questo, non c’è dentro coraggio, bellezza, serietà e amore a fare politica così ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con questa alleanza” ha detto il leader di Azione. “Alla vigilia di queste elezioni ho intrapreso un negoziato col Pd, non ho mai voluto distruggere il Pd, con Letta abbiamo iniziato un negoziato per costruire una alternativa di governo. Ma mano a mani si univano pezzi che stonavano“.
“Nei giorni scorsi sono andato da Enrico Letta e gli ho proposto di fare un’alleanza netta e che rinunciavo ai collegi, avrei accettato anche solo il 10%. La sensazione è che c’è il Pd in mezzo e poi una serie di forze, ho perso il conto. Ma – ha aggiunto – c’era un punto chiaro, il fatto che entrassero in coalizione Fratoianni non implicava che esprimessero da subito il no all’agenda Draghi. Invece c’è stato un crescendo, che ha dimostrato come sarà la campagna elettorale, che non sarà contro la destra ma demolirà l’area liberale della coalizione“.
“A questa proposta si sono aggiunte personalità che italiani non vogliono più vedere“. Calenda ha poi aggiunto che “è arrivato di tutto, Di Maio, Di Stefano…” Ora c’è “una grande ammucchiata di persone. Da parte mia non c’è stato un equivoco, ma l’ingenuità che il Pd fosse pronto a decidere di rappresentare la sinistra senza correre dietro a Fratoianni, Bonelli e domani ai 5 stelle, che Letta avesse capito che la coerenza è fondamentale. Che il Pd avesse fatto la sua Bad Godesberg. Ed ho sbagliato“.
E su un possibile accordo con Matteo Renza ha risposto: “Non l’ho sentito, ma gli dirò che come non si fa la politica destra contro sinistra non si fa nemmeno contro chiunque. Bisogna spiegare agli italiani come governare. Non ho parlato con Renzi, ci parlerò. Negli ultimi due giorni ho ricevuto dai renziani contumelie, qualsiasi scelta non coincida con quella di Renzi per loro è una scelta da traditore della patria”.
Non si è fatta attendere la risposta di Enrico Letta. Il leader del PD ha twittato: “Ho ascoltato Carlo Calenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia”.