Il leader della Lega, Matteo Salvini, è oggi in visita a Lampedusa per incontrare il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino e il suo vice Attilio Lucia.
Dopo il suo arrivo in aeroporto Salvini è stato accolto da alcuni contestatori con fischi e urla. Si trattava di turisti che attendevano di partire. Il leader della Lega si trovava nella sala arrivi dello scalo.
Prima tappa è stato l’hotspot di contrada Imbriacola, dove al momento ci sono oltre 600 profughi. Poco prima del suo arrivo nel centro erano stati trasferiti nella struttura gli ultimi 15 migranti sbarcati oggi.
“Con il sindaco abbiamo constatato che in questo centro migranti ci sono problemi di vario genere: salute, acqua, tasse e rifiuti. Ma soprattutto l’isola ha a disposizione un solo elicottero di soccorso: se un ospite del centro ha bisogno di assistenza i lampedusani e i turisti non avranno a disposizione un elicottero. La Lega sta lavorando a una legge speciale per tutte le isole minori d’Italia“.
“Il tema immigrazione – aggiunge – può essere tenuto sotto controllo: le nostre priorità sono tornare a proteggere i confini e dare sacrosanta accoglienza a chi scappa davvero dalla guerra: solo a luglio qui sono sbarcati più immigrati che nell’intero 2019“.
“Attualmente all’interno dell’hotspot ci sono 550 ospiti, ma il numero varia continuamente. Arrivare a 1.500 persone significa non poter garantire condizioni umane: se in una stanza da tre persone ne metti dentro trenta è un problema enorme. Un paese civile deve offrire degna accoglienza a chi la merita e non lasciare le persone ammassate per terra sui materassi a 40 gradi – prosegue Salvini – dobbiamo concentrare i nostri aiuti su chi ha davvero bisogno e non spalancare le porte dell’Italia a migliaia di clandestini che non scappano da nessuna guerra“.
“È vero che rispetto agli anni scorsi gli incidenti sugli sbarchi non si verificano più, ma voglio ricordare che con i decreti sicurezza promossi dalla Lega e soppressi dalla Sinistra il numero dei morti era dimezzato. L’equazione è semplice: meno gente sbarca, meno gente muore“.