“L’unica cosa che mi dispiace oggi è di non essere a casa con mia figlia come fanno i padri divorziati ogni venerdì o sabato, non avrei mai pensato di non essere ai gonfiabili o alla partita con mio figlio ma in un tribunale”. Così il leader della Lega Matteo Salvini in un’intervista al porto di Catania alla vigilia dell’udienza preliminare per il caso Gregoretti, domani a Catania.
Salvini ha assicurato che “però domani andrò in tribunale puntuale e forte delle mie idee. Ho fatto quello che la legge permetteva” e ha concluso: “Io mi alzo la mattina senza vergognarmi”.
“Ho piena fiducia nella magistratura. L’Italia – ha aggiunto – non poteva essere il campo profughi dell’Europa. Era il mio lavoro, non ho torto un capello a nessuno. Durante il mio ministero i morti sono più che dimezzati. Vado tranquillo in Tribunale”.
“Io porto rispetto agli uomini e alle donne in divisa e da ministro ho agevolato il loro lavoro. Ho letto che sono stati indagati alcuni militari della guardia di finanza per un problema a bordo di un barcone – conclude-. Oggi ci sono stati i funerali di Aurelio Visalli, morto per salvare altre vite. Lascio agli altri le polemiche perché chiunque va in mare salva vite, ma fare arrivare decine di miglia di migranti in Italia è un’altra cosa”.