La Sicilia dietro la lavagna su più fronti in sanità. In questa settimana sono usciti diversi report che hanno evidenziato tutte le criticità del Sistema, dal CREA Sanità all’Eurispes.
Ancor di più in un’Isola che sembra abbandonata a se stessa. Oltre il 30% rinuncia alle cure per liste di attesa e le performance regionali sono al di sotto del 32%.
“Si aggiungono difetti storici ad altri difetti. Fondamentalmente non c’è stata, negli anni precedenti, una programmazione adeguata. In più abbiamo un Servizio sottofinanziato di almeno 12 miliardi”. A dichiararlo il dottor Luigi Galvano, segretario regionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Sicilia, consigliere dell’Ordine dei Medici di Palermo.
I cittadini, inoltre, rinunciano alle cure perché costose e oppure per liste di attesa infinite. In più manca l’ampliamento della medicina territoriale.
“Il Sistema sanitario è sottofinanziato di almeno 12 miliardi. Ci sono una serie di cose che devono essere messe a posto. Bisogna rispondere ai bisogni misurati dei cittadini non alla domanda di salute drogata assurda. Bisognerebbe investire su territorio, strutture e personale, ma se i soldi non ci sono?“.
Intanto, nonostante le difficoltà il Governo punta all’Autonomia differenziata che “la Sicilia non ha poiché è a statuto speciale. La Sanità, nelle agende di tutte le forze politiche era praticamente inesistente. La Regione cosa può fare senza soldi, con tutta la buona volontà, in uno stato di crisi economica. Il nostro Sistema sanitario è simbolo di civiltà ma lo vogliamo perdere e lo perderemo”.