Un’infermiera, C.R. di 30 anni, in servizio al pronto soccorso dell’Ospedale dei Bambini “Di Cristina” di Palermo, è stata minacciata la scorsa notte con un coltello e, successivamente, malmenata dai parenti di un bambino che era in attesa di essere visitato. L’intervento della guardia giurata e dei genitori di altri pazienti ha evitato il peggio. Lo rende noto il segretario aziendale della Cisl Fp Palermo Trapani all’Arnas Civico, Enzo Gargano che da mesi denuncia le condizioni pessime in cui sono costretti a lavorare gli inservienti dei pronto soccorso aziendali.
“Già ad aprile di quest’anno – afferma Gargano – avevamo richiamato i vertici dell’ospedale a intervenire concretamente per risolvere l’emergenza sicurezza in questi presidi. Non chiediamo azioni impossibili ma il rispetto delle linee guida previste dal ministero della Salute“.
Nel corso degli ultimi mesi, la Cisl Funzione pubblica Palermo Trapani ha scritto invano numerose note al manager del Civico, Giovanni Migliore.
Nell’agosto del 2014, tramite un tweet, Migliore “ha propagandato come un fondamentale risparmio, la revoca della gara per la vigilanza. Da quel momento in poi – continua Gargano – si è assistito ad un escalation di minacce e di aggressioni nei confronti dei lavoratori. Siamo i primi a sostenere la necessità di una razionalizzazione dei costi, ma non sulla pelle degli operatori, in prima linea con l’utenza“.