“Ho sentito l’assessore Volo e ho chiesto di inserire nei contratti dei direttori generali una clausola di decadenza, con dei parametri chiari che ne determineranno la decadenza, nel caso in cui tali paramenti non venissero rispettati. Su questo saremo rigorosi. Posso assicurare che inseriremo un organismo che valuterà gli obiettivi dei direttori generali. Non faremo sconti a nessuno“. Ad annunciarlo è il presidente della regione Siciliana, Renato Schifani, a seguito della definizione delle governance della Aziende sanitarie siciliane.
“Ho assistito a un balletto inqualificabile e lo dico assumendomene tutte le responsabilità. Ho ricevuto qualche giorno fa un manager che ha chiesto di incontrarmi. Con molto garbo mi ha chiesto indicazioni: io ho detto che non darò nessuna indicazione in merito. Ho lasciato questa persona libera di scegliere. Qualche giorno dopo, ho visto che questa persona ha fatto delle scelte che hanno un nome e un cognome, di partito. Questo sistema è incancrenito. Mi preoccupa. Non voglio fare il Don Chisciotte, ma sto cercando di non fare sconti a nessuno – prosegue -. La mia logica è una, non sono condizionabile. Sono chiamato a cercare di cambiare alcune cose che non vanno. Nella sanità pubblica diverse cose non vanno. Io vado avanti per la mia strada. Non mi lascio manovrare da nessuno. Non me la prendo con i singoli esponenti della maggioranza, è un sistema che condiziona anche loro”.
“Quando parlo di sistema incancrenito non parlo di un problema politico che riguarda la mia maggioranza, ma di un problema di sistema che si è stratificato e sovrapposto negli anni. E’ un sistema strutturato che ha delle radici – aggiunge –. Il problema non è attuale, non nasce dalla mia maggioranza, con la quale parlerò”.
Nei contratti di lavoro dei direttori sanitari e dei direttori amministrativi delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale, i direttori generali, quindi, dovranno assegnare gli stessi obiettivi previsti nel loro contratto di lavoro. La decadenza sarà automatica dall’incarico in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati, con particolare riferimento all’abbattimento delle liste d’attesa, così come previsto già per i direttori generali.
In merito alle liste d’attesa, il governatore ha promesso che “Nei prossimi giorni, di tornare sull’aspetto ospedaliero, per vedere come funzionano le emergenze. Farò qualche visita inaspettata. Devo rispondere a ciò che si sente dire, cioè che per una visita occorrono cinquecento giorni di attesa in una struttura pubblica, Noi abbiamo distribuito decine di milioni per abbattere le liste d’attesa. Sia sul pubblico che sul privato. Voglio capire bene quali sono i tempi di lista d’attesa anche dei centri privati. Se sono questi e sono lunghi valuteremo anche il ritiro di questi finanziamenti“.