Le colate laviche che si espandono sulla parte sommitale dell’Etna dopo la spettacolare eruzione del 12 novembre sono state riprese dal satellite europeo Sentinel-2, del programma di osservazione della Terra Copernicus di Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione europea.
L’immagine è stata catturata il 13 novembre, a poche ore di distanza dalla colonna eruttiva alta circa 4.500 metri sul livello del mare che domenica ha provocato la caduta di cenere lavica su diversi paesi. Questa immagine, catturata il 13 novembre dalla missione Copernicus Sentinel-2 , è stata elaborata utilizzando le bande degli infrarossi a onde corte della missione per mostrare il flusso di lava al momento dell’acquisizione.
“I dati satellitari – spiega l’Esa in una nota – possono essere utilizzati per rilevare i lievi segni di cambiamento che possono predire un’eruzione. Una volta iniziata l’eruzione, gli strumenti ottici e radar possono catturare i vari fenomeni a essa associati, tra cui colate laviche, frane, fessure del suolo e terremoti. I sensori atmosferici sui satelliti possono anche identificare i gas e gli aerosol rilasciati dall’eruzione, oltre a quantificare il loro più ampio impatto ambientale”.
I satelliti Copernicus Sentinel possono rilevare e monitorare le emissioni di gas vulcanici, i cambiamenti nella deformazione del suolo e i pennacchi di cenere vulcanica.
Il programma Sentinel di Copernicus: i satelliti
L’ESA ha sviluppato una nuova famiglia di missioni chiamate Sentinels appositamente per le esigenze operative del programma Copernicus.
Ogni missione Sentinel si basa su una costellazione di satelliti per soddisfare i requisiti di rivisitazione e copertura, fornendo robusti set di dati per i servizi Copernicus, trasportando una gamma di tecnologie, come radar e strumenti di imaging multispettrale per il monitoraggio terrestre, oceanico e atmosferico:
- Sentinel-1 è una missione di imaging radar diurna e notturna in orbita polare, per tutte le condizioni atmosferiche, per servizi terrestri e oceanici. Sentinel-1A è stato lanciato il 3 aprile 2014 e Sentinel-1B il 25 aprile 2016. Entrambi sono stati portati in orbita su un razzo Soyuz dallo spazioporto europeo nella Guyana francese. La missione per Sentinel-1B si è conclusa nel 2022 e sono previsti piani per lanciare Sentinel-1C il prima possibile.
- Sentinel-2, che riguarda appunto le immagini spettacolari dell’Etna, è una missione di imaging multispettrale ad alta risoluzione in orbita polare per il monitoraggio del territorio che fornisce, ad esempio, immagini della vegetazione, della copertura del suolo e dell’acqua, dei corsi d’acqua interni e delle aree costiere. Sentinel-2 può anche fornire informazioni per i servizi di emergenza. Sentinel-2A è stato lanciato il 23 giugno 2015, seguito da Sentinel-2B il 7 marzo 2017.
- Sentinel-3 è una missione multi-strumento per misurare la topografia della superficie del mare, la temperatura della superficie del mare e della terra, il colore dell’oceano e del terreno con precisione e affidabilità di alto livello. La missione supporta i sistemi di previsione oceanica, nonché il monitoraggio ambientale e climatico. Sentinel-3A è stato lanciato il 16 febbraio 2016 e Sentinel-3B si è unito al suo gemello in orbita il 25 aprile 2018.
- Sentinel-5 Precursor – noto anche come Sentinel-5P – è il precursore di Sentinel-5 per fornire dati tempestivi su una moltitudine di gas in tracce e aerosol che influiscono sulla qualità dell’aria e sul clima. È stato sviluppato per ridurre le lacune nei dati tra il satellite Envisat – in particolare lo strumento Sciamachy – e il lancio di Sentinel-5. Sentinel-5P è stato messo in orbita il 13 ottobre 2017 su un lanciatore Rockot dal cosmodromo di Plesetsk, nel nord della Russia.
- Sentinel-4 è un carico utile dedicato al monitoraggio atmosferico che sarà imbarcato su un satellite Meteosat Third Generation-Sounder (MTG-S) in orbita geostazionaria.
- Sentinel-5 è un carico utile che monitorerà l’atmosfera dall’orbita polare a bordo di un satellite MetOp di seconda generazione.
- Sentinel-6 trasporta un altimetro radar per misurare l’altezza globale della superficie del mare, principalmente per l’oceanografia operativa e per gli studi sul clima. Il primo satellite è stato lanciato in orbita il 21 novembre 2020 su un razzo SpaceX Falcon 9 dalla base aeronautica di Vandenberg in California, negli Stati Uniti.
Guardando al futuro, sei missioni di espansione Sentinel sono in fase di sviluppo per affrontare la politica dell’UE e le lacune nelle esigenze degli utenti di Copernicus e per espandere le attuali capacità della componente spaziale di Copernicus.