Soccorsi e sbarchi autonomi di migranti proseguono senza sosta a Lampedusa dopo i numeri record di ieri. Nel corso della giornata ci sono stati infatti 110 approdi per un totale di 5.112 persone. Dalla mezzanotte sono stati registrati fino ad ora altri 23 arrivi con quasi mille persone. Al momento, al molo commerciale, ci sono decine e decine di migranti, giunti con diverse imbarcazioni, tutti ammassati: sarà impossibile stabilire con quale barchino siano arrivati sull’isola. Soccorritori e forze dell’ordine sono allo stremo: sono stati segnalati altri barchini in viaggio, ma anche migranti già sbarcati sulla terraferma.
In seguito ad una simile ondata di sbarchi, il consiglio comunale di Lampedusa non ha potuto fare a meno che proclamato lo “stato di emergenza”.
Lo ha annunciato il sindaco Filippo Mannino dopo che un gruppo di lampedusani ha dato vita a un sit-in davanti al Municipio ed ha poi partecipato al consiglio comunale che era stato convocato con altri punti all’ordine del giorno. “Oggi il consiglio comunale ha dichiarato lo stato d’emergenza – ha detto Mannino -. Abbiamo ribadito quello che chiediamo da mesi, ossia cercare di bypassare l’isola con le navi in rada, aiuto e sostegno per un’isola che in questi mesi è sotto un forte stress”.
“I lampedusani – ha aggiunto il sindaco – sono esasperati e provati nello stesso tempo. I miei concittadini, ieri e stamattina, hanno aiutato le forze dell’ordine e le associazioni preposte all’accoglienza per assistere queste persone: sono state portate acqua e vestiti al molo Favarolo. Ognuno, in qualche modo, ha aiutato i migranti che avevano bisogno di assistenza. Però adesso è arrivato il momento, veramente, di cercare una soluzione strutturale”.
LA SITUAZIONE A LAMPEDUSA
Sull’isola si contano oltre 6 mila ospiti e le temperature non accennano ad abbassarsi. La maggior parte si trova all’hotspot di contrada Imbriacola, ma più gruppi sono in attesa in vari punti dell’isola, soprattutto sui moli. La Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento, entro le 13, di 880 persone: 700 verranno imbarcate sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle e 180 partiranno con un volo Oim. La polizia, fra poco, inizierà a scortare i vari gruppi al porto e all’aeroporto.
“All’hotspot di Lampedusa ci sono stamattina oltre 6.000 persone, tante le famiglie con minori. Sono previsti trasferimenti in giornata ma la situazione è difficile per via degli oltre 100 sbarchi registrati nelle ultime ore. Stiamo reggendo nella gestione dell’accoglienza, concentrandoci in particolare sui più fragili, ma è evidente che deve continuare a funzionare in queste ore il processo dei trasferimenti dall’isola che, fino a questo momento, ha consentito di mantenere la situazione sotto controllo. È importante anche sotto il profilo umanitario che l’hotspot non vada oltre una soglia critica di presenze” afferma in una nota la Croce Rossa Italiana.
Tanti i momenti di tensione che si sono susseguiti al porto di Lampedusa, dove agenti della Guardia di Finanza hanno cercato di contenere centinaia di migranti che chiedono di lasciare il molo. gli agenti hanno effettuato anche una carica di alleggerimento sui migranti che tentavano di sfondare il cordone. Una volta calmati gli animi, i migranti si sono seduti a terra senza ulteriori momenti di tensione. La folla al molo Favaloro sosta proprio davanti al cancello che delimita l’area riservata allo sbarco, ormai oltre ogni limite di capienza. I volontari della Croce Rossa e le forze dell’ordine si sono presi cura di quanti arrivano a Lampedusa, offrendo loro bottigliette d’acqua o utilizzando nebulizzatori per dare un po’ di refrigerio.
Sono tantissimi i barchini in fila in attesa di poter sbarcare.
Nel frattempo a molo Favaloro sono poco meno di 300 i migranti, tutti giovanissimi, che si trovano sotto le coperture mentre attendono che arrivi il loro turno per il trasferimento e che vengano portati al porto per essere imbarcati senza transitare dall’hotspot.
I COMMENTI
“Gli sforzi non possono essere fatti solo dai Paesi di primo arrivo ma devono essere condivisi, questo è un problema dell’Ue e ci devono essere meccanismi di solidarietà”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres rispondendo ad una domanda sull’emergenza migranti a Lampedusa. “Nel flusso ci sono rifugiati e persone che essenzialmente si muovono per ragioni economiche – ha aggiunto -, tutti devono vedere i propri diritti umani rispettati ma c’è un modo per distinguere lo status di rifugiato. In ogni caso, è essenziale che ci sia la solidarietà europea”. E’ una situazione “tragica, drammatica, apocalittica. A Lampedusa non si smaltisce nemmeno la spazzatura, l’acqua per l’isola arriva dalla terraferma. La Croce Rossa ha scorte, ma se arrivano in 3.400 al giorno, tra di loro litigano anche per l’acqua. Siamo tutti in allerta e anche il vescovo è costernato” aggiunge anche il parroco dell’isola, don Carmelo Rizzo.
“Nell’isola ormai è tutto provvisorio – continua -, con questa emergenza tutto è difficile, per i nuovi arrivati non c’è nemmeno dove poggiare un letto o la possibilità di andare in bagno, è davvero un’apocalisse. L’impatto sulla popolazione c’è eccome, fino a 1000 arrivi al giorno si riusciva a gestirli sia pure con fatica. Ma ora il molo è allo stremo: come la tieni la gente, la polizia inizia a dover usare i manganelli e i migranti si riversano in paese”.
“La situazione è una incognita. I soldi non bastano”. “Bisogna svuotare l’hotspot subito – dichiara -, oggi. La popolazione cerca di rendersi utile, tutto è gestito dalla prefettura ma gli
sbarchi sono autonomi, loro sono settemila e hanno superato i residenti, non so fino a che punto reggeremo, altri 2-3 giorni così senza trasferimenti e andiamo al collasso totale”.
Non tarda ad arrivare nenache il commento del vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, che afferma: “Quando ti arrivano 120 mezzi (che sbarcano migranti, ndr) non è un episodio spontaneo, ma è un atto di guerra. Per la società italiana questo è il collasso, non è solo un problema di Lampedusa”. “Sono convito che ci sia una regia dietro questo esodo. Ne parleremo pacatamente in seno al governo italiano, ma non possiamo assistere ad altre scene simili”.