Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, frequentando parrocchie e gruppi di preghiera, era riuscito ad allacciare rapporti con alcuni membri delle comunità religiose, i quali venivano poi minacciati della pubblicazione di foto e video che li ritraevano in atteggiamenti sessualmente espliciti. In particolare l’indagato, sfruttando la sua fama di “occultista e guaritore” e generando nelle vittime la convinzione dell’esistenza di gravi pericoli che avrebbe potuto risolvere soltanto lui con preghiere e rituali, si faceva consegnare somme di denaro. Le vittime in alcuni casi venivano truffate con la complicità dei genitori dell’indagato, anche loro condannati in via definitiva.
Il processo era scaturito da indagini effettuate, sotto la direzione della Procura dai carabinieri di Mussomeli, in seguito all’arresto in flagranza di reato dell’uomo, il 22 novembre 2018, per avere estorto, secondo l’accusa, soldi a una donna di Mussomeli minacciandola di pubblicare fotografie e video a sfondo sessuale.
Il sedicente “guaritore” è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta e condannato in via definitiva a 12 anni di reclusione e al pagamento di 9 mila euro di multa, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per i reati di estorsione, truffe e violenze sessuali C. P., residente ad Alessandria della Rocca, nell’Agrigentino.