Nuovo capitolo in vista nella battaglia giudiziaria infinita tra il Comune di Taormina e l’ex Impregilo (oggi WeBuild) sul contenzioso per i lavori di realizzazione dei parcheggi comunali nella capitale del turismo siciliano. Il braccio di ferro è in atto ormai da oltre un ventennio. La Giunta adesso ha dato l’ok al sindaco Mario Bolognari per la costituzione in giudizio dell’ente locale nel giudizio di riassunzione presso la Corte di Appello di Messina in nuova composizione, a seguito di una recente ordinanza della Cassazione.
La Corte Suprema, infatti, con ordinanza depositata il 13 gennaio scorso ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Taormina e ha cassato la sentenza impugnata dall’impresa ricorrente e disposto il rinvio alla Corte di Appello di Messina in diversa composizione per un nuovo esame del procedimento. Lo scontro rimane ormai cristallizzato sulle rispettive posizioni, con WeBuild che rivendica un maxi-risarcimento danni che arriverebbe con le rivalutazioni del caso sino a 40 milioni di euro circa. Dall’altra parte il Comune si difende contro questa esorbitante richiesta e, a sua volta, sulla base delle risultanze della commissione di collaudo dei parcheggi si è mossa per chiedere all’ex Salini Impregilo un’analoga cifra come risarcimento danni.
A suo tempo Impregilo aveva vinto in primo e secondo grado di giudizio ed era ormai ad un passo da un successo definitivo che sarebbe valso quei 40 milioni ed il conseguente dissesto del Comune. Poi la Cassazione il 16 giugno 2010 ha accolto il ricorso del Comune e ha rimandato tutto in Corte d’Appello e da quel momento si sono registrate alcune sentenze favorevoli a Taormina ma con un contenzioso che ancora oggi va avanti. Gli avvocati del Comun, avv. Giovanni Giacobbe e Andrea Scuderi hanno comunicato all’ente che, sulla base della recente decisione della Cassazione, “considerato il risultato assai utile per l’Amministrazione, occorre procedere ad una nuova riassunzione innanzi alla Corte di Appello di Messina in nuova composizione”.
La Corte di Appello di Messina ha rigettato nel 2018 l’impugnazione principale che era stata avanzata da Impregilo sulla vicenda. Nel lontano 1997 il Comune era stato condannato a corrispondere all’Ati che si era aggiudicata l’appalto per realizzare i parcheggi la somma di 17 milioni 767 mila euro, altri 521 mila euro per la “prospezione dei terreni” e Un milione e 084 mila euro “per il ristoro degli oneri sostenuti per la progettazione esecutiva”.