Il Governo nazionale si appresterebbe a presentare ricorso al Tar contro l’ordinanza sulla chiusura degli hotspot, disposta dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Come preannunciato dal Viminale nei giorni scorsi, il governatore siciliano avrebbe sforato le sue competenze in tema di immigrazione, che invece spetterebbero al ministro dell’Interno.
Dal canto suo Musumeci ha spiegato che la sua ordinanza non riguarda l’immigrazione ma l’emergenza sanitaria, viste le condizioni in cui vengono ammassati i migranti nei centri di accoglienza siciliani, ben oltre il limite numerico consentito. E gli aspetti sanitari sono in capo alle Regioni. Da qui lo scontro istituzionale con Roma, che oggi potrebbe raggiungere il suo apice.
Secondo indiscrezioni, infatti, pare che a firmare l’impugnativa sarà direttamente il premier Giuseppe Conte, anche se ancora manca l’ufficialità.
Intanto, intervenendo a Omnibus su La7, Musumeci ha commentato la possibile impugnativa da parte del governo centrale della sua ordinanza sullo sgombero degli hotspot e dei centri migranti nell’Isola: “Perché non lo hanno fatto entro le 48 ore, come era giusto fare? Perché si è perso perso così tanto tempo?”. E sul possibile scontro istituzionale tra Palermo e Roma davanti alla magistratura, Musumeci ha poi aggiunto: “Anche noi abbiamo sentito il parere di diversi costituzionalisti. Loro faranno sentire loro trombe, noi faremo suonare le nostre campane”.