I Carabinieri del Nas di Palermo hanno eseguito controlli a strutture turistico-ricettive del capoluogo. Le irregolarità più frequenti hanno riguardato la mancanza delle prescritte registrazioni per l’avvio delle attività, carenze igienico-sanitarie e strutturali, insegne inadeguate, mancata applicazione delle procedure di autocontrollo aziendale, la mancata applicazione delle procedure inerenti alla rintracciabilità alimentare e l’ampliamento arbitrario dei locali e della disponibilità dei posti letto.
In totale sono state sottoposte a sequestro amministrativo tre strutture ricettive del valore di circa tre milioni di euro, risultate completamente abusive poiché sprovviste di autorizzazione.
In un caso, i militari hanno scoperto e sottoposto a sequestro amministrativo un apparente B&B del centro storico di Palermo, che in realtà celava un vero e proprio albergo, con rilevante capacità ricettiva, in quanto munito di ventidue stanze e circa cento posti letto da organizzare in base alle esigenze degli ospiti.
Nell’ambito dei controlli sono stati, inoltre, sottoposti a sequestro circa sessanta chilogrammi di alimenti vari, del valore di circa 1.500 euro, rinvenuti in cattivo stato di conservazione e privi della rintracciabilità alimentare e sono state elevate sanzioni amministrative per circa 15 mila euro.

“Il sequestro di tre bed and breakfast a Palermo effettuato dai carabinieri del Nas è un segnale importante di contrasto all’abusivismo in un settore in costante crescita, quello dell’offerta di strutture turistico-ricettive, dove non può esserci spazio per nessuna forma di irregolarità. Come assessorato al turismo stiamo mettendo in campo varie azioni per mettere ordine al mondo dei b&b, case vacanze, affittacamere e appartamenti (locazioni turistiche brevi), a partire dalla mappatura delle strutture. E’ un comparto che crea ricchezza e opportunità in città ma che, soprattutto nel centro storico, negli ultimi tempi è proliferato in modo smisurato. La strada da seguire nel segno della legalità e dello sviluppo economico deve essere la regolamentazione delle strutture, non il blocco delle licenze”. Lo dichiara l’assessore al Turismo Alessandro Anello.