Da 8 anni Ignazio Crivello, 27 anni, pugile professionista di Bagheria (Pa), combatte con una vicenda giudiziaria che lo vede prima indagato e ora processato per imbrattamento di muri pubblici.
Nel 2011 scrisse alla sua ex ragazza ‘‘Ti amo” firmando la frase d’amore, su un muro della scuola.
La giovane lo querelò, anche per gli insistenti messaggi d’amore al cellulare, poi ritirò la denuncia. Ma il reato è perseguibile d’ufficio e l’indagine è andata avanti.
”Lei mi voleva – dice il pugile – erano i suoi genitori a ostacolare la nostra unione. Ma quello che ho fatto non lo rifarei”.
”Il mio assistito – dice il legale del giovane Giuseppe Piazza – nel 2011 ha ricevuto un decreto penale. Ci siamo opposti. Poi il silenzio e dopo anni è stato rinviato a giudizio l’anno scorso ma il reato è prescritto”.
La vicenda giudiziaria avrebbe anche limitato la carriera di Crivello, oggi sposato e con due figli, che non ha potuto accedere a gruppi sportivi delle forze dell’ordine.