Anche quest’anno si è tenuta la procedura di selezione degli istruttori per il progetto “Sport di Classe“.
Il bando, promosso da Sport e Salute S.p.A., è tenuto al fine di coprire i posti di professori di educazione fisica all’interno della scuola primaria. Nella sezione di Palermo, a fronte di 78 aggregazioni disponibili, partecipavano al bando oltre 270 candidati.
LE INCOERENZE DEL PROGETTO
Un progetto senza capo ne coda, in cui viene premiata la frequenza piuttosto che la competenza, la costanza piuttosto che il merito.
Le caratteristiche del bando sono di fatto abbastanza peculiari. Più un soggetto partecipa al bando, maggiore sarà la possibilità di ripeterlo in futuro. Questo è un punto chiave di Sport di Classe.
In pratica, un bando che dovrebbe avere come scopo quello di introdurre i laureati in Scienze Motorie all’interno del mondo del lavoro, è progettato in modo tale da dare spazio a chi partecipa in maniera pluriennale. In altre parole, a far parte del progetto sono, più o meno, le stesse persone.
Un metodo di valutazione che mette in secondo piano il merito. Poniamo un esempio per rendere più chiaro il concetto. Una persona laureata con 110 e lode potrebbe trovarsi sotto un soggetto che ha ottenuto un punteggio di 105 et similia, che però ha già effettuato Sport di Classe due o più volte.
GLI OBIETTIVI
Un piano di inserimento nella scuola non proprio coerente, vista anche la possibilità di partecipare per i professori di educazione fisica attualmente militanti in istituti di grado superiore.
Altra strana caratteristica è quella del punteggio di valutazione. Infatti, ai fini della graduatoria, non viene valutato il punteggio di laurea magistrale, ma bensì quello della laurea triennale. Scelta che appare abbastanza peculiare, attribuendo alla laurea magistrale soltanto un punteggio accessorio.
Il tutto avviene in un momento in cui abbonda l’emergenza supplenze e nel quale ci sarebbe bisogno del maggior numero di istruttori possibili. Al contempo, i bandi di formazione relativi alla scuola primaria, come ad esempio “Sport di Classe”, vengono minati alla base da un sistema quantomeno da rivedere.
La speranza è che, al più presto, venga votato il disegno di legge sull’introduzione della figura del professore di educazione fisica nella scuola primaria, in modo da dare, alla figura del laureato in Scienze Motorie, la dignità che si merita.
Un ddl bloccato da quasi un anno fra i banchi delle commissioni del Senato.
Il testo presenta inoltre alcuni punti di incoerenza rispetto alle disposizioni ministeriali, fra le quali la possibile esclusione dei laureati LM-47 al fronte dell’attuale riconoscimento delle altre due specialistiche, ovvero LM-67 e LM-68.