L’aumento dei contagi da Covid-19, continua a preoccupare presidi e sindaci che chiedono un rinvio della ripresa delle attività scolastiche ma non solo. Il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, parla di “gravità della situazione” e “perplessità” e scrive al premier, Mario Draghi.
“Quello che temevamo – dichiara Musumeci – si sta puntualmente verificando. Ricevo da centinaia di sindaci e da moltissimi presidi sollecitazioni per rinviare la ripresa delle attività scolastiche prevista dal governo centrale per lunedì 10 gennaio. Avevamo anticipato al ministro che con queste norme nazionali sulla riapertura delle scuole sarebbe stato il caos, va ricordato infatti che in zona gialla le Regioni non hanno autonomia nel determinare la sospensione delle attività scolastiche. Ho appena scritto al presidente Draghi rappresentando la gravità della situazione delle ultime ore e ribadito le stesse perplessità da noi espresse nel confronto Stato-Regioni dei giorni scorsi.
Valuteremo attentamente nelle prossime ore l’evolversi del contagio per valutare eventuali ulteriori provvedimenti.”
A ribadire che la riapertura delle scuole in presenza, a partire dal 10 gennaio sarebbe un atto irresponsabile, anche 200 sindaci che hanno partecipato in videoconferenza ad una riunione urgente indetta dal presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, per fare il punto sulla ripresa delle lezioni a scuola in un momento di aumento di contagi per il Covid. Secondo i primi cittadini, non ci sarebbero le condizioni minime di sicurezza e la possibilità da parte dell’Asp di fornire collaborazione adeguata alle autorità scolastiche.
Già nei giorni scorsi l’Associazione dei comuni siciliani aveva manifestato preoccupazione per il dilagare dei contagi, sottolineando, in una nota inviata al presidente Musumeci e all‘assessore Lagalla, la necessità di riprendere le lezioni in Dad.
Dal confronto di questo pomeriggio, che ha registrato gli interventi di tutti i sindaci allarmati dall’elevatissima percentuale di positivi, è emersa “l’assoluta necessità di tratteggiare una linea comune in tutta l’Isola, assumendo tutte le precauzioni necessarie”.
Intanto, alcuni Comuni hanno cominciato ad adottare i primi provvedimenti. Il sindaco di Caccamo, Nicasio di Cola questa mattina ha emanato un’ordinanza che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi per l’infanzia, nel territorio comunale, da lunedì 10 a venerdì 21 gennaio.
“Una soluzione necessaria – si legge in una nota – visto l’elevato numero di contagi da Covid registrati nel nostro comune, al fine di limitare un ulteriore e incremento e soprattutto salvaguardare la salute dei bambini, dei ragazzi e di tutta la popolazione”.
Anche il sindaco di Favignana Francesco Forgione ha inviato una nota al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Trapani per chiedere il posticipo dell’apertura in presenza delle scuole di Favignana e Marettimo.
“Nel Comune di Favignana – Isole Egadi, ormai da settimane, il numero di contagi da Covid 19 è stabilmente superiore a 100 con una popolazione residente reale di gran lunga inferiore alle 2000 persone. Pur considerando le decisioni assunte dal Governo nazionale, in questa situazione, tenuto conto delle peculiarità relative alla nostra insularità, l’apertura delle scuole rappresenta un ulteriore rischio di diffusione della pandemia, soprattutto tra i più giovani e i ragazzi non ancora vaccinati”
IL COMMENTO DI MARCO INTRAVAIA (DIVENTERA’ BELLISSIMA)
“Le certezze del Governo nazionale sulla scuola e sulla fine della Dad si sono dissolte di fronte alla realtà. Dai presidi, dagli amministratori locali, dagli insegnanti, da tutti gli operatori scolastici e dalle famiglie è unanime la richiesta di ritardare il ritorno in classe, ricorrendo alla Dad. Il governatore Musumeci si è appellato a Draghi, affinché il governo riveda le sue posizioni“.
Con queste parole Marco Intravaia, esponente di Diventerà Bellissima, è entrato in merito alla vicenda che più preoccupa al momento le famiglie, cioè il rientro a scuola, lunedì prossimo, che il Governo nazionale ha deciso debba avvenire in presenza a dispetto dei dati nazionali sul contagio da Covid. “Grazie al presidente della Regione per avere ascoltato il disagio di sindaci, scuole e famiglie. Adesso, aspettiamo le decisioni romane che non potranno ignorare le preoccupazioni che arrivano dal Paese“.