Lo scorso anno l’Italia è diventata la prima nazione in Europa per la spesa tax free dei cittadini extra europei.
Una notizia che viene fuori dai dati del report Deloitte “Travelers’ Retail Market in Italy”. Tra il 2023 e il 2024 ha registrato un aumento dei volumi di spesa del 20%, con una Cagr del 6,6% tra il 2019 e il 2024, nonostante il fermo imposto ai viaggi dalla pandemia.
Ancora dominatori i turisti Americani, Usa diventa infatti la prima nazione per spesa Tax Free nel Bel Paese, con una contribuzione del 25%. A seguire i cinesi (11%), che si lasciano alle spalle il periodo drammatico dell’emergenza Covid e i turisti dei Paesi del Golfo (10%).
Tra le mete di riferimento del Tax Free c’è proprio Taormina, che insieme a Capri domina la scena nel Mezzogiorno e si conferma destinazione fortemente attrattiva per la clientela americana.
Gli (U)HNWI rappresentano il 3% degli shopper ma generano il 30% della spesa Tax Free in Italia. Nel mondo, più di un terzo di essi ha scelto il nostro Paese per lo shopping.
Secondo il report, sono stati circa 152 milioni i viaggiatori in Italia. Gli inflows dei turisti internazionali mostrano un trend positivo nel 2024 rispetto al 2023 (circa +3%). Il mercato offline del retail in Italia vale 240 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le categorie merceologiche, il 34% della spesa è stata rivolta al ready-to-wear, con un incremento del +12% rispetto al 2023 e una spesa media per shopper di 1.200 nella categoria. Seguono pelletteria e borse (24%, +4%, 1.300 euro) e gioielleria (9%, +5%, 1.500 euro). Menzione a parte l’orologeria, che pur pesando appena il 7%, registra un aumento della spesa del +32% rispetto al 2023, per una spesa media per shopper di 6.600 euro.
Dopo i primi anni post-pandemici di lento recupero per il mercato Tax Free, il 2024 ha rappresentato quello del definitivo sorpasso sul mercato del lusso, come abbiamo già visto, anche in questo caso Taormina primeggia (clicca qui), ma ad oggi nel resto del territorio si sta conoscendo un appiattimento. Lo testimoniano anche i CAGR 2019-2024: 5% quello del lusso; 8,5% quello del Tax Free.
La resilienza del mercato Tax Free è determinata da tre fattori, un aumento del +13% dei viaggiatori e del +29% degli shopper; costi più sostenibili che aumentano il desiderio di shopping; un bacino di consumatori più alto-spendente rispetto al mercato del lusso, in cui la quota di aspirational shopper è del 68% (vs 36%).
A livello di nazionalità, il 2024 è stato caratterizzato dal ritorno del turista cinese ai livelli di spesa del 2019 (+12%), arrivando a rappresentare il 24% dei volumi globali grazie a un incremento dell’81% della spesa rispetto al 2023. Tuttavia, si tratta di una spesa che si concentra principalmente in Asia: il 55% degli acquisti è avvenuto in Giappone (+13 punti sul 2023), dove i volumi sono più che raddoppiati (+139%), a differenza dell’Europa che ha apprezzato una crescita della spesa di appena il +35%.
Altra nazionalità rilevante quella statunitense, che cuba il 14% dei volumi mondiali (+20%). Ciò è il risultato di diversi fattori, come l’apprezzamento del dollaro, la crescita del mercato azionario e un aumento della brand awareness di molteplici brand che hanno deciso di aprire nuovi negozi negli Stati Uniti nel corso del 2023. Non solo, lo shopper americano è sempre più alto-spendente: gli UHNWI hanno registrato un aumento della spesa del +50% e contribuiscono al 10% della spesa totale.
Infine, per quanto riguarda le categorie, crescono sia i brand lifestyle sia quelli premium e luxury, con un CAGR 2019-2024 più favorevoli a questi ultimi (9,5% vs 6,3%): ciò testimonia come il Tax Free Shopping sia ancora una leva di crescita determinante per il mercato del lusso, che più in generale fatica ad aumentare i propri volumi. Cresce tuttavia il comportamento di acquisto di chi mixa luxe, premium e lifestyle brand (+39%), per una spesa media per shopper di 3.400 euro.
I turisti stranieri spingono la spesa in Italia
Se dazi e cambio favorevole potrebbero spingere la spesa tax free (come accaduto in Giappone, primo paese al mondo per crescita nel 2024 grazie al deprezzamento dello Yen), le spese dei cittadini extra europei potrebbero avere un effetto positivo sulle esportazioni. Secondo lo studio “Travelers retail market in Italy”, commissionato da Global Blue a Deloitte, il maggiore afflusso turistico impatta positivamente sulla spesa locale e, di conseguenza, sulle esportazioni verso quel determinato Paese. Lo studio ha rilevato che nel 2024 circa 152 milioni di viaggiatori (+1% sul 2023), sia domestici sia stranieri, hanno visitato le località italiane.
Cosa accadrà nel 2025?
Non ci resta che attendere. Gli americani rimarranno il motore trainante del mercato anche nel 2025, grazie ad un forte desiderio di viaggiare (il 91% dei rispondenti di una survey Global Blue dichiara di voler visitare l’Europa quest’anno), a un record nel possesso di passaporti (il 50% ne ha uno, +5pp vs 2019) e a un desiderio di aumentare la spesa nel lusso.
Viceversa, lo shopper cinese continuerà a crescere a ritmi non sostenuti, complice anche il rallentamento nell’ottenimento dei visti per i gruppi turistici: un cambiamento potrebbe avvenire nella seconda metà dell’anno, anche se ancora lontani dai livelli pre-Covid.
Taormina è proprio una delle mete più ambite della nostra Isola, da sempre. Vediamo e abbiamo già visto come la perla del Golfo è colma di turisti, in ogni mese dell’anno, che tra mare in estate e arte e cultura anche in inverno incanta la gente di tutto il mondo.
Dall’Isola Bella al Teatro Antico, fino al Duomo: Taormina porta in alto la Sicilia nel mondo per bellezze e tradizioni, non solo gastronomiche, che al contempo affollano la città alla scoperta di storie nuove e affascinanti.
Proprio all’interno di questo contesto si inerisce il Castello di Taormina. Un importante esempio di attività imprenditoriale turistica che dopo 35 anni ha riaperto le sue porte alla pubblica fruizione sul territorio è il Castello di Taormina, fortezza Arabo-Normanna del XI secolo, noto anche come Castello di Monte Tauro o Castello Saraceno. Al Castello di Taormina si giunge tramite una scalinata intagliata nella roccia e i visitatori, una volta fatto ingresso al Castello, situato nel cuore di Taormina, possono immergersi nel passato esplorando 21 punti d’interesse, guidati da un’audioguida multilingue e una mappa 3D che arricchiscono l’esperienza con informazioni dettagliate sul patrimonio storico e incontaminate leggende legate al territorio e al Castello.
Al termine della visita, viene offerta una pergamena personalizzata, la “Nobilis Castrii Tauromenii“, come ricordo esclusivo di questa esperienza. Ecco che allora vi svelo una chicca importante legata castello che potrete notare anche voi: grazie ai suoi 397 metri di altitudine offre ai visitatori ben 4 panorami mozzafiato a 360°.
Visita il sito web www.castelloditaormina.it/biglietto-online/