Con l’ultimo appuntamento della stagione invernale, domenica 28 maggio è calato il sipario sulla seconda minirassegna di Leggendo Epruno. Renzo Botindari, Epruno sul palcoscenico della vita, con la sua squadra di “lettori quasi per caso”, nei quattro fine mese che hanno preceduto quest’ultima performance, ha regalato agli spettatori del Teatro del Planetario di Villa Filippina la magia di un reading tanto ironico e ilare quanto ammaliante e coinvolgente nella sua affabulazione. La narrazione a più voci, armoniosa e graffiante come la zampata di un felino, ha accompagnato gli spettatori attraverso un metaforico viaggio tra i grandi temi dell’esistenza umana.
“In Musica” un excursus aneddotico tra i grandi musicisti classici, “La Massa” dalle folle, al peso attraverso i vari significati e le ”Vite degli altri” un intreccio di interconnessioni casuali delle esistenze umane. Quel che mette in scena Botindari e la sua ciurma è un serio cazzeggio come lui stesso ama definirlo con eprunistica espressione, un format abilmente altalenante tra musica, video e narrazione che è difficile da definire semiserio dato il profondo spessore con cui certi temi sono proposti.
E non poteva chiudersi diversamente questa minirassegna di brani editi ed inediti se non con la narrazione de “Il tempo”, messa in scena domenica. Spunti tratti dalla vita di personaggi della storia che come il grande matematico Galois non ha trovato il giusto tempo per portare a compimento il senso del suo passaggio sulla terra o di altri come gli atleti olimpionici Tommie Smith e John Carlos che invece hanno trovato il tempo per cristallizzare il gesto che li ha consegnati alla storia.
Sul palco insieme ad Epruno, Angela Piraino, Marina Castiglione, Silvia Testa, Maurizio Salustri, Fabio Viola, Dino Pizzuto, Brigida Fagone, Tiziana Caccamo, Maria Luciardello, Franco Donarelli, Fabio Cocchiara e Salvo Piscopo (al multimediale Luigi Iuppa).
Il sipario di “Leggendo Epruno” si chiude con un arrivederci alla prossima “Una Marina di Libri” in un bizzarro incontro con l’autore che aprirà le porte proprio a Villa Filippina (8-11 giugno), e poi chissà, l’estate è alle porte e lo spirito eprunistico cova sempre sotto la cenere.