Continua a tenere banco l’emergenza relativa alla gestione dei rifiuti in Sicilia.
Nelle scorse settimane era stato il sindaco di Carini Giovì Monteleone a lanciare l’allarme sulla situazione di stallo nel conferimento del prodotto indifferenziato. A causare ritardi è la chiusura dell’impianto di Alcamo, per la mancanza del foglio di VIA.
IL RACCONTO DI FILIPPO MARIA TRIPOLI
Ad oggi però dalla Regione, in particolare dall’assessorato all’Ambiente di Alberto Pierobon, non è ancora arrivata una soluzione definitiva. A raccontarci della situazione drammatica dei Comuni siciliani è Filippo Maria Tripoli, sindaco di Bagheria.
“La situazione è drammatica – dichiara il primo cittadino -. Noi dal 2 novembre non abbiamo più potuto conferire nella discarica di Alcamo. Quattro giorni dopo, la Regione Siciliana ci ha rassicurato dicendoci che avrebbe risolto il problema. Il 15 novembre abbiamo fatto un conferimento d’urgenza a Gela, ma l’impianto ci ha fatto sapere che non poteva accettare ulteriori rifiuti. Dopo un confronto fra i Comuni e la Regione, con un’opera di collegamento da parte del Prefetto, l’assessore Pierobon ha autorizzato la consegna dell’indifferenziato nell’impianto della Trapani Servizi, sito nell’omonimo comune“.
Il riferimento è al decreto dirigenziale del 24 novembre, con il quale la Regione Siciliana autorizzava “i comuni di Bagheria (25,00 t/g), Belmonte Mezzagno (6,00 t/g), Borgetto (2,5 t/g), Capaci (7,00 t/g), Carini (20,00 t/g), Cinisi (3,00 t/g), Monreale (20,00 t/g), Montelepre (0,8 t/g), Terrasini (3,5 t/g) a conferire i rifiuti solidi urbani indifferenziati non pericolosi, EER 200301, prodotti nel proprio territorio, presso l’impianto di TMB sito in Trapani gestito dalla società Trapani Servizi s.p.a.. secondo le quantità giornaliere indicate“.
CAMION LASCIATI FUORI DALLA DISCARICA
Ma a questo punto è sorta una situazione paradossale, come esplicato dallo stesso Tripoli.
“Il problema è stato che noi carichiamo i rifiuti sul camion, li spediamo a Trapani ma poi non vengono fatti entrare. La risposta è stata che loro avevano informato la Regione Siciliana di non potere ricevere ulteriori rifiuti. Questo è sintomo di una scarsa programmazione da parte della Regione e dell’assessore al Ramo. Lo dico perchè nel settembre 2019 avevamo addirittura proposto di creare un centro di raccolta qui nel territorio di Bagheria. Dopo aver presentato il progetto, l’esecutivo ci ha detto che non c’erano i soldi per finanziarlo. Ora, per una realtà come la nostra che punta sul turismo e sull’enogastronomia, questo danno d’immagine e per la salute dei cittadini chi lo paga?“.
Abbiamo provato a contattare i vertici di Trapani Servizi, ma al momento senza risposta.