Tra le misure previste per contrastare la siccità in Sicilia sia utilizzata anche la stimolazione artificiale delle piogge, tramite la tecnica del “cloud seeding“: è la richiesta al governo regionale contenuta in una mozione di Giuseppe Catania, deputato all’Ars di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Attività Produttive, il quale sottolinea: “Sarebbe opportuno un progetto sperimentale su un’area ben delimitata della Sicilia, in aggiunta alle altre iniziative previste della Protezione Civile Regionale per mitigare la crisi idrica: la riduzione dei consumi delle utenze idropotabili, l’adeguamento degli invasi, campagne di informazione e sensibilizzazione per il risparmio, il reperimento di risorse alternative, l’acquisto di autobotti e silos, la messa in opera e sistema di pozzi e sorgenti, la riparazione delle reti idriche, l’ammodernamento degli impianti di dissalazione nei siti dismessi di Porto Empedocle, Paceco-Trapani ed eventualmente anche Gela”.
Il “cloud seeding” (inseminazione delle nuvole) è basato sulla diffusione di getti di ioduro d’argento o di ghiaccio secco (anidride carbonica allo stato solido) all’interno di determinate nuvole, attraverso l’uso di aerei appositi o tramite cannoni da terra. “Grazie alle nuove tecnologie è possibile usare anche palloni aerostatici o droni che garantiscono maggiore efficacia e costi operativi più contenuti- sottolinea Catania- Ad aziende che offrono servizi di questo tipo ricorre da tempo il governo degli Emirati Arabi Uniti, un paese molto poco piovoso. La richiesta è aumentata anche negli Stati Uniti occidentali e in Messico. Recenti e autorevoli studi scientifici e applicazioni pratiche hanno dimostrato che il “cloud seeding” può aumentare le precipitazioni fino al 10-30% in condizioni ottimali”.
Da qui la mozione, che impegna il governo regionale a predisporre e avviare- in collaborazione con istituti di ricerca e aziende specializzate- un progetto pilota di “cloud seeding”. Previsto pure un comitato tecnico-scientifico per monitorare e valutare i risultati. Inoltre Catania auspica “a collaborazione con le comunità locali, le associazioni di agricoltori e gli enti di gestione delle risorse idriche per garantire il successo e la sostenibilità del progetto”.