Condividi
La dichiarazione

Siccità: cattiva gestione dell’emergenza idrica a Enna, Codacons chiede piena luce sulla questione

lunedì 30 Settembre 2024

Il Codacons, con il suo vice presidente regionale Bruno Messina, annuncia il deposito di un esposto alla Procura di Enna a seguito di quanto emerso da fonti giornalistiche sulla gestione dell’emergenza idrica nel territorio di Enna.

”Le informazioni riportate solleverebbero seri dubbi sull’operato del gestore idrico, evidenziando presunte irregolarità e comportamenti poco trasparenti, che avrebbero danneggiato gli ennesi. Secondo le inchieste giornalistiche, infatti, la crisi idrica che ha colpito la città forse poteva evitarsi attuando la convenzione stipulata con il gestore Acquaenna, che prevede di utilizzare ed implementare le ricerche idriche”, sostiene Messina.

Dalle indagini condotte dalla stampa, supportata da un ex Assessore, sarebbe emerso che sin dal 1998 il fabbisogno idrico di Enna era coperto fino al 60% da pozzi e sorgenti locali. Poi, nel 2005, quando la gestione idrica passò ad Acquaenna, circa il 75% dell’acqua della città proveniva dai 5 pozzi di contrada “Bannata” e dalle sorgenti locali, riducendo l’acquisto da Siciliacque al 25%, con prelievi dalla diga Ancipa di Troina.

Se l’acqua delle sorgenti e dei pozzi, essendo di proprietà statale, non ha costi, quella dell’Ancipa va pagata e ha un prezzo elevato rispetto agli standard italiani. La crisi idrica attuale e la conseguente dichiarazione di emergenza ha prodotto lo stanziamento di fondi pubblici per aprire nuovi pozzi in Sicilia; tuttavia, i guadagni derivanti dalle infrastrutture che verranno realizzate con tali fondi andranno al gestore, che per l’acqua potrebbe pretendere prezzi ingenti. E ciò ai danni degli ennesi.

”Comunque stando sempre alle fonti giornalistiche, vi sarebbero state una serie di presunte irregolarità nella gara d’appalto, tra cui la nomina del RUP (Responsabile Unico del Procedimento) in conflitto di interessi, e ancora l’addebito illegittimo di costi ai cittadini, come partite pregresse e doppie cauzioni. Se questi comportamenti venissero confermati saremmo di fronte ad una grave violazione dei diritti dei consumatori e ad una possibile gestione fraudolenta delle risorse pubbliche”, aggiunge Messina.

”Pertanto chiederemo alla Procura della Repubblica di Enna di fare piena luce sulla vicenda, indagando sulle modalità di affidamento dell’appalto, sull’attività posta in essere dal gestore idrico e sulla corretta allocazione dei fondi pubblici stanziati per fronteggiare l’emergenza. Non possiamo tollerare che i cittadini paghino il prezzo di una gestione inefficiente e opaca, né che i fondi pubblici vengano impiegati per avvantaggiare solo gli interessi privati”, conclude il vice presidente.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Cuffaro difende il ddl Enti locali e risponde alle opposizioni: “Crisi idrica? Durante il mio governo mai proteste” CLICCA PER IL VIDEO

Intervenuto ai microfoni de ilSicilia.it, il segretario nazionale della Democrazia cristiana ha parlato del ddl Enti locali e dell’emergenza siccità

BarSicilia

Bar Sicilia, riflettori su Taormina tra Nations Award, Ponte e Castello CLICCA PER IL VIDEO

Puntata speciale di Bar Sicilia a Taormina. Ospiti Michel Curatolo, Valerio Mele, Nino Germanà e Filippo Romano.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.