“Il governo Meloni non sta facendo nulla contro la crisi idrica che da mesi colpisce la Sicilia e tutto il Sud Italia”. La conferma arriva dalla Commissione europea che, in risposta a una interrogazione da me presentata, elenca tutti i fondi e le risorse europee messe a disposizione e non sfruttate né dal governo Meloni né dalla Regione Sicilia sempre a guida centrodestra. Inoltre, la Commissione ricorda come non sia stato attivato il Fondo di solidarietà dell’Ue per affrontare questa crisi drammatica. Questa risposta dimostra inequivocabilmente che, nonostante la gravità della siccità che affligge la Sicilia, non è stato ancora attivato nessun strumento europeo da parte del governo Meloni. È ora che si passi dalle parole ai fatti. Auspico che il governo nazionale e quello regionale si attivino immediatamente per mettere in campo le risorse necessarie e disponibili per affrontare la siccità. La Sicilia non può più attendere”. Lo dice in una nota Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
“La Commissione, infine, apre alla riduzione dell’Iva sull’acqua imbottigliata da me proposta, considerata oggi come un bene di lusso tassato con Iva al 22% – aggiunge -. La Commissione chiarisce che la direttiva relativa all’imposta sul valore aggiunto non preclude l’applicazione di aliquote Iva ridotte all’erogazione di acqua compresa l’acqua imbottigliata e lascia la decisione agli Stati membri. La risposta ricevuta dalla Commissione Europea è un chiaro segnale che non possiamo abbassare la guardia, ma dobbiamo continuare a lavorare su soluzioni e proposte sensate che affrontino il problema in modo resiliente. Noi abbiamo organizzato un convegno a Santo Stefano di Camastra con i vertici delle Associazioni degli Agricoltori, dei Geologi e del Codacons. Siamo a disposizione con le nostre idee per la risoluzione di questa crisi e per il bene dei siciliani”, conclude Antoci.