Definito in Prima Commissione il ddl su accoglienza ed inclusione, grazie ad un’ampia e trasversale convergenza dei partiti sulla necessità di dotare la regione di una legge che regoli in maniera programmata e strutturale i flussi migratori.
“È imprescindibile assicurare – dichiara l’on. Pellegrino, Presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Ars – una vita dignitosa e decorosa ai cittadini di Stati non appartenenti all’Unione Europea e agli apolidi presenti nel territorio siciliano, specie in questo particolare momento storico. Il lavoro in commissione è stato il frutto di una efficace ed intensa attività di programmazione e preparazione del testo egregiamente svolta dalla Rete ‘L’isola che c’è’ ed al contributo di enti ed associazioni del terzo settore, in particolare del Movimento Cristiano Lavoratori. Un grazie, per l’incessante impegno profuso, va rivolto ai deputati Nuccio Di Paola (M5S) e Totò Lentini (Autonomisti)”.
Il disegno di legge, la cui priorità della trattazione è stata anche raccomandata dal presidente dell’Ars Miccichè, fissa i principi di solidarietà ai quali dovrà ispirarsi la legislazione siciliana in materia di accoglienza. Sono stati individuati interventi integrativi a sostegno del diritto d’asilo, con particolare attenzione per i minori stranieri non accompagnati. Previsti, inoltre, interventi regionali nei singoli settori della sanità, delle politiche abitative, dell’istruzione e formazione e del lavoro, nonché la istituzione dell’elenco dei mediatori culturali, per colmare il vuoto normativo che negli anni ha reso fragile la tutela degli stranieri.
“Finalmente ci affrancheremo dalla legislazione emergenziale per i flussi migratori – conclude Pellegrino –, riconoscendo dovutamente alla Sicilia ed ai Siciliani la sensibilità verso l’accoglienza, l’inclusione e l’integrazione di chi è stato costretto ad abbandonare la terra natia”.