Società partecipate, da oggi si cambia. Il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha emanato un decreto e una circolare esplicativa che rivoluzionano la governance delle società controllate dalla Regione.
Dando attuazione ad una norma del Collegato alla Finanziaria, il decreto introduce una serie di novità, in materia di controlli, e disciplina le modalità con cui il “controllo analogo” verrà esercitato dalla Regione nei confronti delle società in house: condizione, il controllo analogo, che – secondo le normative comunitarie – legittima la Regione ad affidare direttamente a una partecipata, senza cioè alcuna gara a evidenza pubblica, la gestione di un servizio.
Le società controllate dalla Regione sono dieci (Ast, Sas, Irfis, Mercati agroalimentari della Sicilia, Parco scientifico e tecnologico della Sicilia, Sicilia digitale, Seus, Airgest e Società degli interporti siciliani, Sis). Alcune di queste sono in house: Sas, Sicilia digitale, Riscossione Sicilia, Seus e Sis.
Il decreto prevede che l’assessore fissi gli obiettivi gestionali delle partecipate. La ragioneria generale, invece, organizza verifiche a campione, ispezioni, richieste di documenti e periodicamente controllerà che i conti siano in linea e che non ci siano stati sprechi.
Le società dovranno adottare programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale, regolamenti interni per evitare forme di concorrenza sleale, codici di condotta, programmi di responsabilità sociale d’impresa e dovranno creare un ufficio di controllo interno che collabori con l’assessorato.
Ogni partecipata, entro il 31 ottobre di ogni anno, dovrà trasmettere il budget annuale di spesa, il piano industriale triennale, la pianta organica, i contratti di servizio. La ragioneria generale svolgerà un monitoraggio periodico (che poi invierà all’Assessore) delle partecipate attraverso l’esame dei dati gestionali, rilevati semestralmente, dei debiti e dei crediti verso la Regione. Esaminerà, poi, i bandi di concorso e le selezioni del personale a tempo indeterminato e determinato, i contratti di collaborazione e le consulenze esterne.
Una novità importante, contenuta nell’articolo 5 del decreto, è il cosiddetto controllo analogo che riguarda le società in house: la ragioneria esaminerà le decisioni dei relativi Cda che riguardano le spese, il personale, le collaborazioni e le consulenze; formulerà un parere tecnico per l’assessore, che poi esprimerà il proprio indirizzo politico vincolante per gli amministratori delle stesse società.