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Sicilia e cambiamenti climatici, i sindacati: “I costi dell’emergenza superano i benefici della prevenzione”

martedì 30 Ottobre 2018
uil uila di palermo

La Uila Uil di Palermo ha riunito in seduta straordinaria il proprio Esecutivo Territoriale per affrontare la questione dei cambiamenti climatici che interessa il territorio regionale, come hanno dimostrato i recenti eventi che hanno colpito l’Isola.

Al termine dei lavori, aperti dal Segretario Territoriale Giuseppe La Bua, è stato approvato un documento con il quale l’Organizzazione sindacale chiede alla Regione un deciso cambio di marcia.

Le conseguenze delle catastrofi naturali sono sotto gli occhi di tutti, bisogna prendere atto che la Sicilia è ormai da tempo bersaglio di due fenomeni che vanno contrastati con la prevenzione: il dissesto idrogeologico e la desertificazione. Inseguire la logica dell’emergenza, intervenire con la sola politica della protezione a danni e vittime da contare, costa molto più che prevenire“, si legge nel documento che denuncia anche “il rischio infortuni a cui sono sottoposti in simili frangenti aziende e lavoratori“.

Per la Uila Uil palermitana, è necessaria una forte azione di discontinuità con il passato, puntando “sulla prevenzione ed evitando così l’immobilismo tra una crisi e l’altra“.

Per l’Organizzazione sindacale è prevalsa fin qui, nel dibattito politico, “la linea riparazionista del periodico e rituale soccorso pubblico e non quella di affrontare una volta per tutte e risolvere definitivamente la questione”. Il documento prende atto del rapido intetvento di sostegno e protezione civile attuato dal Presidente Musumeci e delle “lodevoli intenzioni manifestate anche dal vicepremier Di Maio, che in visita nell’Isola ha in questi giorni preso l’impegno di aiutare i comuni siciliani“.

La Uila di Palermo, però, ritiene fondamentale “un mutamento della strategia“. Per il Sindacato “la Regione Siciliana può e deve attuare una politica della prevenzione attraverso un coraggioso piano d’attacco al dissesto idrogeologico e alla desertificazione, utilizzando in modo appropriato le risorse economiche e strumentali e la forza lavoro di cui è dotata: Consorzi di Bonifica, Esa, Forestali, i lavoratori agricoli dell’intero comparto“.

In questi giorni, continua il documento, “abbiamo ascoltato esponenti della politica e della società civile e anche delle forze sociali, ripetere che per intervenire nei casi d’emergenza si possono utilizzare lavoratori di questa o quella struttura, come se questi lavoratori, per completare le giornate lavorative, avessero bisogno delle calamità naturali. È una impostazione del problema incoerente con la drammaticità assunta dal fenomeno e che riduce la professionalità e il ruolo dei lavoratori stessi che invece hanno acquisito nel tempo elevate capacità tecniche potenzialmente idonee a mettere in sicurezza un territorio da tempo abbandonato e che presenta non poche criticità“.

Per la Uila di Palermo, invece, “i lavoratori dei Consorzi di Bonifica, dell’Esa, della Forestale possono in sinergia e opportunamente coordinati, realizzare una grande opera di prevenzione progettata per fermare la desertificazione e il dissesto idrogeologico, evitando il costoso e inefficace ricorso all’emergenza“.

La Uila Uil di Palermo “propone – conclude il documento – che il Governo Regionale decida di ricorrere in modo virtuoso al proprio esercito formato di uomini e mezzi già in campo e che attende soltanto di essere guidato e utilizzato per quelli che in fondo sono anche i suoi compiti istituzionali, considerando non più l’emergenza ma la prevenzione come obiettivo strutturale“.

Su questa proposta la “Uila Uil di Palermo è disposta ad aprire una vertenza, ritenendo che sia giunto ormai il momento di prevenire le future e sempre più frequenti emergenze, garantendo al territorio e alla collettività siciliana il diritto alla sicurezza“.

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