Il maltempo che si è abbattuto sul sud Italia nelle ultime ore ha messo in ginocchio gran parte della Sicilia.
L’area sudorientale dell’isola, in particolare, ha riportato i danni più consistenti. Nel Siracusano e nel Ragusano sono stati registrati disagi alla viabilità, con strade allagate e fiumi di fango che hanno reso complicati i collegamenti tra i piccoli comuni e tra le campagne. La Protezione Civile, a ogni modo, ha ribadito lo stato di allerta e chiesto alla popolazione di restare a casa. A preoccupare, oltre alla pioggia torrenziale, anche il forte vento laterale. Scuole chiuse quest’oggi a Siracusa, dove sono stati divelti dei tendoni e sono stati danneggiati i prospetti di alcuni palazzi. Sempre nel siracusano, in particolare nelle zone costiere, i tecnici dell’Enel sono dovuti intervenire per la messa in sicurezza di 48 pali e 16 assiali elettrici degli impianti di illuminazione, fortemente danneggiati dal maltempo. Non sono mancati blackout e cali di tensione e si sta provvedendo ad attivare dei gruppi elettrogeni provvisori. I vigili del fuoco hanno invece ricevuto su tutto il territorio siciliano segnalazioni per alberi divelti e sradicati, anche in Sicilia occidentale e in particolare a Palermo, dove alcuni alberi sono caduti lambendo le macchine posteggiate, colpite in pieno invece nel comune di Bagheria. Nel quartiere Zen e in zona San Lorenzo sono stati segnalati cornicioni e calcinacci caduti dai palazzi, per fortuna senza feriti.
A Mondello, invece, il mare è avanzato fino a coprire tutta la spiaggia, arrivando anche a sfiorare il marciapiede. Disagi anche alle Isole Eolie: il porto di Lipari è impraticabile, le strade limitrofe alla costa completamente allagate e travolte dalle onde e nelle ultime ore sono stati sospesi i collegamenti con la terraferma. Paura tra la popolazione per le forti mareggiate che anche questa notte hanno trascinato detriti quasi fino alle abitazioni.
Il presidente della regione, Renato Schifani, ha fatto nella serata di ieri di essere “in stretto e continuo contatto con il capo della Protezione Civile regionale Salvo Cocina” per seguire da vicino l’evoluzione del maltempo sull’isola: “Mi riservo, una volta avuta la relazione sui danni, di dichiarare lo stato di calamità per quelle zone“.