“Mi candido lo stesso. Anzi: sono già candidato”, perché c’è “la novità che il tempo è scaduto”.
Così Nello Musumeci, leader di #DiventeràBellissima, annuncia, in un’intervista a La Sicilia, la sua discesa in campo alle prossime regionali nell’Isola.
“Abbiamo atteso quattro mesi – spiega Musumeci – sperando che uscisse fuori una proposta di candidatura alternativa e invece c’è stata solo una sfilza di nomi autorevoli, bruciati nello spazio di un tramonto. Si parla ancora di ‘tavoli’ tra Roma e Palermo. Ma le esigenze dei partiti non sempre corrispondono a quelle della gente, che invece fa fatica a capire e si pone mille domande. Siamo quasi ad agosto e il tempo è ormai abbondantemente scaduto”.
Musumeci, quindi, non aspetterà più l’investitura degli alleati, ma lascia le porte aperte a tutti. Da Gianfranco Micciché (“Non siamo mai stati amici di comitiva, ma voglio costruire una proposta innovativa e vincente e i progetti politici non si fanno col risentimento”) ad Angelino Alfano (“Spero di poter contare su un’ampia coalizione, alternativa al Pd e a Crocetta, ma che sia anche credibile e cioè coerente col progetto che offriamo ai siciliani”). Di Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo dice: “Ogni oste pensa che il suo sia il vino migliore, ma se sul tavolo resta una sola bottiglia….” “Ormai siamo quasi ad agosto – ribadisce l’ex presidente dell’Antimafia dell’Ars – spero di poter contare su una coalizione ampia, ma soprattutto credibile. Non pongo veti a nessuno, ma non voglio subirne”.
E, conferma, non si recherà ad Arcore: “sarebbe una grave incoerenza – chiosa – andare da Berlusconi, a cui mi legano stima e simpatia ricambiate, a cercare la raccomandazione dall’alto dopo avere chiesto le primarie del centrodestra”.