Dalle carte di credito con microchip ai bambolotti parlanti con cui giocano le bambine, dalle macchinine elettriche alle semplici prolunghe che tutti abbiamo in casa o ancora il piccolo telecomando per automazione, per fare alcuni esempi: da agosto prossimo saranno considerati RAEE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, e, pertanto, dovranno essere smaltiti esclusivamente attraverso le “isole ecologiche” e non gettati nei cassonetti della spazzatura.
Lo stabilisce una direttiva della Comunità Europea che l’Italia ha recepito e che consentirà di destinare questi “rifiuti speciali” a nuova vita tramite il riciclo.
“Il danno causato all’ambiente da una raccolta non differenziata correttamente è inimmaginabile – dice Maurizio Calaciura, presidente di Ancra Confcommercio Sicilia, l’associazione aderente a Confcommercio che riunisce i commercianti di radio, tv, materiale elettrico ed elettronico – L’Unione Europea è inflessibile su questi temi e i regolamenti emanati dettano regole ben precise. La Sicilia è fanalino di coda, in Italia, per la raccolta di rifiuti RAEE, pur avendo sull’Isola due grossi impianti in grado di lavorare e avviare a riutilizzo, sotto forma di nuove materie prime, le apparecchiature elettriche ed elettroniche giunte a fine vita, senza doverle trasferire in altre regioni”.
L’avvio di questo ciclo virtuoso, una volta a regime, secondo gli esperti, creerebbe circa 2.000 nuovi posti di lavoro in tutta la Sicilia e muoverebbe un indotto che darebbe una grande spinta alla nostra economia.
“Abbiamo lavorato insieme le organizzazioni di settore di Confcommercio, Confartigianato, Casartigiani e Unicoop Sicilia per mettere a punto un progetto per la costituzione di micro aree ecologiche a basso impatto ambientale, dove i cittadini potranno consegnare gratuitamente i rifiuti Raee – aggiunge Calaciura –
Il prossimo 11 giugno, a Palazzo dei Normanni, a Palermo, metteremo insieme, attorno a un tavolo, le suddette organizzazioni di categoria e le Istituzioni. L’obiettivo è unico: creare e far partire le micro aree ecologiche per migliorare l’ambiente in cui viviamo. Presenteremo una proposta di legge che, seguendo l’attuale Accordo di Programma RAEE Sicilia di 2° livello in vigore, firmato con noi di Ancra Sicilia nel luglio 2015, crei oggi le condizioni legislative opportune per il totale recepimento della normativa nazionale, realizzando il progetto collegato, attraverso la creazione di un capitolo di spesa specifico nel bilancio Regionale.
Il progetto sarà di tipo infrastrutturale e formativo, per la realizzazione delle micro aree ecologiche, già inserite dalla 13esima Commissione Permanente Ambiente del Senato nel testo del D.Lgs 492014 quale strumento organizzativo in aree svantaggiate come la Sicilia. Le aree – conclude Calaciura – dovranno essere incrementate numericamente e consentire il conferimento anche al pomeriggio, non soltanto poche ore al mattino“.
In Sicilia la raccolta procapite di rifiuti RAEE è ancora molto bassa, si attesta sui 2,77 chilogrammi annui per abitante e rimane al penultimo posto a livello nazionale.
“Dobbiamo riuscire a ridurre fino ad azzerarla la dispersione di rifiuti Raee – conclude Calaciura – perchè non dobbiamo dimenticare che si tratta di rifiuti pericolosi per l’uomo e l’ambiente“.