“La situazione è straordinaria e occorrono mobilitazioni straordinarie e scelte straordinarie. Occorre potenziare i centri per il rimpatrio perché il Paese non è pronto a recepire flussi che tendenzialmente tendono ad aumentare“. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sul tema migranti.
Con l’arrivo dell’estate, sottolinea il governatore, “ci troveremo non dico con un’invasione ma gli sbarchi aumenteranno notevolmente” e “non possiamo rimanere inerti”. “L’accoglienza di prima necessità va bene – osserva Schifani – ma ci deve essere anche una politica di controllo e di gestione: non possiamo soltanto recepire ed accogliere da un lato e a raccordarci con l’Europa dall’altro, ma anche fare in modo che i rimpatri avvengano, ordinatamente, ma avvengano. L’emergenza esiste, la viviamo in Sicilia già da un mese, da quando siamo stati ‘sommersi’ da sbarchi. Migliaia di persone hanno invaso l’hotspot di Lampedusa che può accogliere solo alcune centinaia di migranti. La Regione ha fatto la sua parte e ha dato una mano, abbiamo fatto in modo di far arrivare coperte, scarpe, viveri in collaborazione con il ministero dell’Interno. L’emergenza esiste. Dispiace che in questo frangente possano esserci polemiche di carattere squisitamente politico. A situazioni straordinarie bisogna rispondere con scelte altrettanto straordinarie“.
“L’accoglienza di prima necessità è sacra, ma serve una politica concreta per gestire questi arrivi. Siamo stanchi di ascoltare affermazioni che sono condivisibili sul piano prettamente teorico ma lontane da una qualsiasi fattibilità in concreto. Bisogna agire, siamo a un punto di non ritorno – ha continuato- Auguri di buon lavoro al prefetto Valerio Valenti, che ha già dimostrato in passato grandissima professionalità – ha aggiunto il governatore – anche prima che arrivasse la nomina ufficiale a commissario per l’emergenza, e si è stabilita una grande collaborazione. Sono stato con lui a Lampedusa, assieme al capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, quando abbiamo fornito beni di prima necessità ai migranti giunti sull’isola. Continueremo ad agire così, ma attendiamo l’esito dell’esame di alcune misure, come quella di aumentare i centri, non tanto per l’accoglienza, quanto per i rimpatri”. “Voglio elogiare tutta la popolazione della mia regione, da Lampedusa a Pozzallo e altri, che dimostrano sempre un grande spirito di solidarietà“.
“La mia preoccupazione aumenta, quello che succede ora era già stato preventivamente ipotizzato, vi era quasi la certezza che la Sicilia sarebbe stata sommersa dagli sbarchi, non è una novità dell’ultima ora. E mi preoccupa l’atteggiamento non condivisibile di chiusura a un’assunzione di responsabilità da parte dell’Europa, non dico su una politica del rigore, ma nel controllo di questi flussi e nel rimpatrio di questi soggetti”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al TG4 sul tema dei migranti.
“La Sicilia si è detta disponibile nei confronti del governo di individuare aree, zone e strutture per una permanenza provvisoria e una valutazione degli estremi di ospitalità o meno dell’Italia nei confronti di questi soggetti che arrivano a frotte, a migliaia – ha aggiunto il governatore siciliano – Senza nessun controllo perché non s’è posta in essere da parte dell’Europa una politica bilaterale nei confronti di quei territori per trovare soluzioni per queste partenze incontrollate”.
“Questi governatori, guarda caso tutti di sinistra, che si oppongono allo stato di emergenza li inviterei a Lampedusa, a Pozzallo, qui in Sicilia, perché la Sicilia è Italia, è una terra che fa parte del nostro paese. Quando si crea conflitto sui temi di emergenza per motivazioni esclusivamente politiche, la politica paga un pegno”. Queste le parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sempre intervenendo al TG4 sul tema dei migranti. “Quando dico che si tratta di un’invasione lo faccio in buona fede, non ho nulla contro queste povere persone, anche se non è che su cento persone ci sono cento immigrati che provengono dalla guerra, per alcuni sarà così d per altri no – ha aggiunto il governatore siciliano – Anziché trovare soluzioni si fa politica sulla pelle degli italiani, Lampedusa vive di turismo e sta pagando un grande pegno. La Sicilia è una terra ospitale, mi ritrovo nelle dichiarazioni del presidente della Repubblica e il Governo ha deciso di affrontare l’emergenza con provvedimenti straordinari. Mi auguravo – ha chiosato Schifani – che in certi governatori non prevalesse l’intellighenzia politica di parte ma piuttosto solidarietà”.
“Comportamento di Malta sui migranti? Non è una novità, se l’Europa è quella della solidarietà è possibile che si chiudano gli occhi sul governo maltese che non accoglie nessuno? Sono atteggiamenti che si commentano da sé e che si confrontano specularmente con una Sicilia completamente su una logica diversa”. “Venti giorni orsono sono stato raggiunto in piena notte da una telefonata del capo della Protezione Civile regionale che mi comunicava l’arrivo di più di 1.500 persone a Lampedusa – ha ricordato – Abbiamo subito fornito supporto, coperte e quant’altro andando al di là del nostro ruolo”.
“Mi ritrovo nelle parole del ministro Piantedosi, a problematiche estreme bisogna rispondere con soluzioni estreme. Ben venga la dichiarazione sullo stato di emergenza, perché la situazione è tale”. “Questo nonostante la Sicilia abbia già da 20 giorni aiutato il governo e dato sostegno fornendo con il volontariato, Protezione Civile e Croce Rossa, tutto il supporto per fare in modo che i migranti potessero essere assistiti nella logica della prima sopravvivenza. Ma non si può continuare così, i governi europei si assumano una responsabilità collegiale, e non lascino al nostro territorio l’emergenza mentre ci si volta dall’altra parte”, ha concluso.