“La Sicilia e i siciliani sono abbandonati al proprio destino dai continui e inaccettabili disservizi degli enti preposti ai sistemi di collegamento e trasporti. Mentre l’attenzione si concentra sull’irrisolta questione della continuità territoriale dei voli che non ci sono o costano troppo, Trenitalia, Cas e Anas restano gli attori protagonisti di un film del disastro“. Lo afferma la parlamentare siciliana di Forza Italia, Urania Papatheu.
“Domenica scorsa – racconta l’esponente di FI – il treno Taormina-Giardini, delle ore 15.38, diretto a Catania, ha rappresentato l’ennesima imbarazzante odissea e l’ho vissuta e segnalata in prima persona alle autorità. Dopo essere partiti dalla stazione di Giardini Naxos, poco dopo, alla fermata Alcantara, i passeggeri siamo stati fermati e costretti a scendere e il servizio sostitutivo era del tutto inadeguato, con un bus di piccole dimensioni per poche persone, e si sono così creati assembramenti e c’era l’impossibilità assoluta di mantenere il distanziamento sociale, con alcune persone che nemmeno indossavano la mascherina.
Dopo 30 minuti sono arrivati i Carabinieri, ai quali ho segnalato e richiesto di verbalizzare l’accaduto. E solo poco dopo è arrivato un secondo bus, idoneo al trasporto di tutte le persone. Ciò nonostante non vi era nessuna organizzazione per chi, ad esempio, si recava ad Acireale o per chi, invece, aveva una coincidenza per Palermo né soprattutto per chi aveva un volo.
Non volendo tralasciare il fatto che, in piena stagione estiva e con le alte temperature, la stazione di partenza era deserta e prova di un distributore di acqua o bibite. Arrivo previsto alle 16.30 a Catania, arrivo effettivo oltre 2 ore dopo. E qui ci sarebbe da chiedere anche se la carta igienica viene acquistata in Aeroporto, perché dal lockdown ad oggi nessuno l’ha vista. Stesso copione in autostrada, dove il Cas segnala persino rifornimenti che nemmeno esistono e si fanno dei lavori adesso, senza aver sfruttato il periodo del lockdown.
“Si riscontra, così, un disprezzo dei tempi e dei modi, ma soprattutto non c’è rispetto della dignità dei cittadini, di chi ha un aereo da prendere e delle coincidenze. Viviamo in una terra meravigliosa e di grandi potenzialità ma in quest’isola l’efficienza degli enti preposti resta una chimera, la mobilità sostenibile non esiste ma in compenso persevera l’immobilismo e l’inadeguatezza di chi ha trasformato i collegamenti in una giungla. Ma i siciliani non possono essere sottoposti a questo caos senza fine, in cui troppo spesso si celebra con facili trionfalismi l’atto dovuto di un problema risolto mentre ne rimangono irrisolti tanti e troppi altri”.