I siciliani fuori sede, non tutti, potranno votare per le Europee (e solo per quelle), ma con l’obbligo di fare almeno un piccolo viaggetto. Questo in sintesi è il risultato di quanto avvenuto nella commissione Affari costituzionali del Senato, dove i partiti hanno trovato la quadra su un emendamento di Fratelli d’Italia per consentire un “importante passo avanti” (Giorgia Meloni dixit) e cioè quello del voto dei fuori sede.
Peccato che il passo in avanti sia piuttosto corto, dato che l’emendamento al dl Elezioni consentirà il voto fuori sede soltanto agli studenti – escludendo i tantissimi lavoratori – e solo per le Elezioni europee, mentre per le elezioni amministrative bisognerà ricorrere ai lunghi viaggi pre-elettorali.
Vediamo nel concreto cosa accadrà agli studenti siciliani fuori sede che avranno tanta, ma proprio tanta, voglia di andare a votare per le Europee. Intanto, gli studenti siciliani dovranno essere domiciliati in un comune di una regione diversa da quella del comune di residenza e per “un periodo di almeno tre mesi“.
Molto sarà determinato dal proprio domicilio tanto che l’emendamento approvato prevede due casi: il caso dello studente fuorisede che si trova in un comune diverso dal suo, ma nella stessa circoscrizione elettorale (per i siciliani è il caso meno probabile a meno che non ci sia qualche studente a Cagliari, la circoscrizione è infatti Sicilia-Sardegna) o il caso del fuorisede che si trova in una città che ricade in un’altra circoscrizione elettorale.
Nella prima situazione “gli elettori fuori sede possono votare nel comune di temporaneo domicilio“. Quando invece si trovano in un comune che appartiene a un’altra circoscrizione rispetto a quella di residenza potranno votare “nel comune capoluogo della regione in cui è situato il comune di temporaneo domicilio”. Ad esempio, lo studente siciliano che studia a Bergamo ha diritto di votare a Milano. In questo caso il voto verrebbe espresso “per le liste e i candidati della circoscrizione di appartenenza dell’elettore” presso delle “sezioni elettorali speciali“.
Insomma una gita in treno dovrà sempre essere prevista.